Banca d'Italia, la legge del 10 agosto 1893 istitusce la banca centrale
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Direttore: Alessandro Plateroti

10 agosto 1893, nasce la Banca d’Italia

La Banca d’Italia nasce con la legge 449 del 10 agosto 1893, in seguito allo scandalo della Banca Romana. Il primo direttore generale è Carlo Bombrini.

Il 10 agosto 1893 viene istituita la Banca d’Italia. Il provvedimento si rese necessario dopo lo scandalo della Banca Romana, Così, con legge numero 449, vennero riordinati gli istituti di emissione, creando la banca centrale dalla fusione di quattro banche: la Banca Nazionale nel Regno d’Italia (già Banca Nazionale negli Stati Sardi), la Banca Nazionale Toscana, la Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio d’Italia e la gestione liquidatoria della Banca Romana. Artefici dell’operazione furono alcune famiglie di banchieri, soci storici: Bombrini, Bastogi, Balduino.

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Primi poteri

La Banca d’Italia appena costituita era una società per azioni di diritto privato. Il primo direttore era Carlo Brombini, genovese, notissimo banchiere e finanziere, amico personale di Cavour. Comproprietario dell’Ansaldo, diede impulso alla industrializzazione del Regno. Il neonato istituto centrale godeva – insieme ai Banchi di Napoli e Sicilia – del privilegio di emissione, inoltre fungeva da “banca delle banche” attraverso il risconto delle cambiali, ma non aveva poteri di vigilanza sulle altre banche.

Emissione di moneta

Nel 1926 si ha per la Banca d’Italia un importantissimo riconoscimento, in quanto l’ente diventa l’unico istituto autorizzato all’emissione di banconote. Inoltre, ha poteri di vigilanza sulle altre banche. La legge bancaria del 1936 ne amplia i poteri e riconosce la banca come istituto di diritto pubblico. Nel 1928 viene approvato il nuovo statuto che prevede la carica di Governatore: il primo sarà Bonaldo Stringher, già direttore generale.

Nel Dopoguerra

Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, l’Italia è in una situazione drammatica con un’inflazione incontrollabile. L’azione della Banca d’Italia (la “stretta”) in accordo con il Tesoro stabilizza la lira e i prezzi, gettando le basi per il miracolo economico degli Anni ’50. Nella Costituzione del 1948 fu introdotto il principio della tutela del risparmio. Negli Anni ’70 l’istituto è dovuto intervenire a causa degli shock, in particolare dettati da due crisi petrolifere. La riconquistata stabilità della lira e l’avvio del riequilibrio della finanza pubblica hanno consentito all’Italia, nel rispetto dei criteri indicati dal Trattato di Maastricht (1992), di far parte del primo gruppo di paesi che nel 1999 hanno adottato l’euro come propria moneta.

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ultimo aggiornamento: 10 Agosto 2018 10:36

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