La lunghissima attesa del Milan di vincere lo scudetto termina nel 1951, dopo 44 anni dal successo firmato da Kilpin e soci. Il 10 giugno, i rossoneri perdono con la Lazio ma sono comunque campioni.
Quarantaquattro anni senza vincere lo scudetto. Dal 1907 al 1951, infatti, il Milan non ha potuto esultare per il trionfo in campo nazionale. Nel secondo dopoguerra, la presidenza Trabattoni costruì pian piano una formazione competitiva, forte del Gre-No-Li svedese, di Buffon, Tognon e Annovazzi. Dopo le prove generali del 1940/50, con gare spettacolari ma una difesa poco solida, nel campionato 1950/51 i rossoneri si presentano ai nastri di partenza seriamente intenzionati a vincere il titolo nazionale. In difesa arriva Silvestri, in attacco si aggiunge Renosto.
Rossoneri incontenibili
Il Milan parte subito a razzo con sei vittorie consecutive, alcune delle quali clamorose nel punteggio: 9-2 al Novara, 6-2 all’Udinese, 5 a 3 a Napoli. Come l’anno prima, la squadra dell’ungherese Czeizler viene trascinata dal bomber Nordhal. Contro l’Atalanta a Bergamo, verso la fine del girone d’andata, il Milan espugna il “Comunale” con un 7 a 4. Il titolo d’inverno è però dell’Inter. Il cammino dei rossoneri è irresistibile anche nel girone di ritorno, con altri risultati spettacolari, come il 9-0 al Palermo! Qualche pareggio di troppo e una sconfitta dei nerazzurri consentono ai rossoneri di operare il sorpasso.
Verso il titolo
Grazie a una regolarità importante, il Milan allunga fino a cinque lunghezze di vantaggio sui rivali. Nelle ultime giornate, Bonomi e compagni rallentano e l’Inter si riavvicina leggermente. Il 10 giugno 1951, a San Siro, si gioca Milan-Lazio. Il Diavolo perde; inutile l’ennesimo gol del bomber Nordhal perché gli ospiti ne fanno due. Dalle tribune si attende di sapere il risultato dell’Inter. L’altoparlante annuncia: “A Torino, il Torino batte…“; il risultato non lo sente nessuno perché San Siro esplode in quanto c’è la matematica vittoria dello scudetto, dopo tanta attesa…
