13 marzo 1921, la Mongolia dichiara l’indipendenza dalla Cina

13 marzo 1921, la Mongolia dichiara l’indipendenza dalla Cina

Un secolo fa, il 13 marzo 1921, la Mongolia si dichiarava indipendente dalla Cina, stringendo un’alleanza con l’Unione Sovietica.

La Mongolia festeggia un secolo di indipendenza. Era infatti il 13 marzo 1921 quando la regione affermava la propria sovranità rispetto alla Cina.

Le ere storiche della Mongolia

L’area incastonata tra Russia e Cina è stata governata da vari imperi nomadi, tra cui Xiongnu, Xianbei, Rouran, Göktürk. Grazie a Gengis Khan, che riunì tutti i territori, ebbe vita uno degli imperi più vasti della storia (dalla Polonia alla Corea, dalla Siberia al Vietnam, passando per il Golfo). Dopo il crollo della dinastia Yuan, i Mongoli ritornarono alle origini. Verso il XVII secolo, vi fu l’influenza del buddismo tibetano. Alla fine del XVII secolo, la maggior parte della Mongolia venne incorporata nella zona governata dalla dinastia Qing.

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Verso l’indipendenza

Con la caduta della dinastia Qing, la regione dichiarò per la prima volta l’indipendenza nel 1911, sotto il Bogd Khan. L’area controllata dal Khan Bogd era approssimativamente quella dell’ex Mongolia Esterna durante il periodo Qing. Tuttavia, la costituzione cinese la considerava parte integrante della propria sovranità. Nel 1919, dopo la Rivoluzione d’Ottobre in Russia, le truppe cinesi, guidate da Xu Shuzheng, occuparono militarmente la Mongolia.
L’anno decisivo è appunto il 1921, con la definitiva proclamazione dell’indipendenza. L’intervento militare dell’Unione Sovietica contribuì alla presa di Kyakhta e di Khüree.