Giuseppe Parretta, un giovane ragazzo di Crotone, è stato assassinato al culmine di una lite da un uomo di 57 anni. All’origine del grave episodio ci sarebbe una discussione poi degenerato.
Una lite – l’ennesima – tra vicini è costata cara a Giuseppe Parretta, un giovane di Crotone. Il 18enne calabrese si trovava nel centro storico quando è stato raggiunto dal 57enne Salvatore Gerace: tra le due famiglie c’erano già stati forti dissapori. E anche poche ore fa un pesante alterco per ragioni di vicinato è degenerato. Il 57enne ha esploso quattro o cinque colpi di pistola nei confronti del ragazzo, il quale si trovava in un palazzo che ospita l’abitazione della vittima ma anche la sede dell’associazione “Libere donne”, che da anni contrasta la violenza sulle donne e della quale Katia Villirillo, la madre di Giuseppe, è la responsabile. Due proiettili hanno raggiunto Parretta al torace e gli sono stati fatali: il giovane è morto tra le urla strazianti della madre e della fidanzata. L’autore del delitto – già noto alle forze dell’ordine – ha atteso impassibile sul luogo dell’assassinio l’arrivo della polizia che lo ha tratto in arresto. La vittima era incensurata e studiava al liceo artistico, lavorando saltuariamente come cameriere nel centro di Crotone.