Nella Coppa dei Campioni 1988/89 i rossoneri arrivano alla finale. Nel turno precedente, Milan-Real Madrid, gli uomini di Sacchi demoliscono gli spagnoli con uno storico 5 a 0.
Il 19 aprile 1989 è una delle date storiche dei tifosi rossoneri. Quella sera, Milan-Real Madrid si trasforma nella manifestazione massima del gioco propugnato da quasi due anni da Arrigo Sacchi.
Il cammino europeo del Diavolo
Dopo aver vinto lo scudetto superando il Napoli di Maradona, i rossoneri partecipano all’edizione successiva della Coppa dei Campioni. Nel primo turno Baresi e compagni liquidano il Vitocha Sofia, contro cui Van Basten realizza una quadripletta. Negli ottavi, invece, gli ostici slavi della Stella Rossa rappresentano un osso durissimo e la gara di ritorno a Belgrado è un thriller sportivo: la nebbia salva il Milan da una quasi certa eliminazione e il giorno dopo la qualificazione arriva al termine della lotteria dei rigori. Ai quarti è il turno del Werder Brema: decisivo sempre Van Basten dal dischetto.
Milan-Real Madrid, duello per la finale
Per le semifinali di Coppa dei Campioni, il sorteggio abbina il Milan al Real Madrid, in una sorta di finale anticipata. L’andata è al “Bernabeu”: i blancos soffrono tantissimo ma riescono a pareggiare 1 a 1, anche in virtù del gol regolare annullato a Gullit. Il ritorno, Milan-Real Madrid, si gioca il 19 aprile 1989. Dopo un po’ di tensione iniziale, i rossoneri aprono le danze con un gran destro di Ancelotti dalla media distanza. Poi, i padroni di casa fanno valere la propria supremazia anche sul piano fisico: cross di Tassotti e incornata vincente di Rijkaard; assist di Donadoni e frustata di Gullit che inchioda Buyo! Gara e qualificazione già chiusa ma il Milan non ha finito di scrivere la storia. Il poker di Van Basten è un gioiello raro. Infine, ecco il gol del 5 a 0 di Donadoni che sorprende il portiere…