Il 14 aprile 1968 i rossoneri festeggiano il 9° scudetto. Milan-Torino termina 2 a 1 con le reti di Lodetti e Angelillo. Al fischio finale gioiosa invasione di campo dei tifosi.
Nel 1967, dopo un paio di stagioni in cui non sono arrivati gli obbiettivi sperati, il Milan riparte da Nereo Rocco e dalla vittoria della prima Coppa Italia. Il Paròn fa arrivare dal mercato gli esperti Cudicini, Malatrasi e Hamrin, i quali vanno a potenziare una squadra che ruota intorno al talento di Rivera e alla solidità dei vari Trapattoni, Schnellinger e Lodetti.
Tutti all’attacco!
Nonostante il tecnico triestino sia uno dei migliori interpreti del catenaccio, nel suo secondo mandato rossonero imposta una formazione offensiva e spettacolare: Sormani e Hamrin vengono armati dalla mente del “Golden Boy” Rivera e trovano la via della rete con buona continuità. Manca però il centravanti puro e dopo le prime giornate entra nella formazione titolare il giovane Prati, detto “Pierino la peste”: al termine del torneo l’attaccante sarà capocannoniere della Serie A con 15 gol. I rossoneri prendono fin da subito la testa della classifica, facendo il vuoto.
Milan-Torino, festa scudetto
La corsa inarrestabile dei rossoneri non conosce sosta e il 31 marzo, grazie a un gol di Rivera nel finale contro il Brescia, si aggiudicano matematicamente lo scudetto con quattro turni di anticipo. Il 14 aprile 1968 si gioca Milan-Torino. San Siro è stracolmo per festeggiare i freschi campioni. Queste le formazioni in campo:
MILAN: Cudicini, Anquilletti, Schnellinger, Trapattoni, Rosato, Lodetti, Hamrin, Angelillo, Sormani, Rivera, Prati.
TORINO: Vieri, Poletti, Trebbi, Puia, Cereser, Corni, Carelli, Ferrini, Combin, Agroppi, Facchin.
Il Milan batte anche i granata grazie alle reti di Lodetti e Angelillo, il quale non segnava da una vita… Gol intervallati dal momentaneo pareggio ospite di Poletti. Al triplice fischio, gioiosa invasione di campo del tifo rossonero.