L’8 marzo 1992 si gioca Parma-Milan. I lanciatissimi rossoneri vanno in svantaggio ma nella ripresa ribaltano il risultato.
PARMA-MILAN STORY, IL PRECEDENTE DEL 1991/92
Chiuso il fantastico ciclo di Sacchi, il Milan riparte dalla conduzione tecnica di Fabio Capello. I rossoneri sono considerati dalla maggior parte della critica al capolinea ma il tecnico di Pieris rivitalizza Baresi e compagni: il nuovo Diavolo è meno spettacolare e furente di quello del “Profeta di Fusignano” ma è molto solido e concreto.
Rossoneri al comando
Il Milan, grazie a una difesa granitica e a un Van Basten versione capocannoniere, prende subito la testa della classifica, con Juventus e Napoli che tentano a fatica di tenere il passo dei rossoneri. Il Diavolo è primo al giro di boa e nel girone di ritorno non dà segnali di cedimento, rimanendo imbattuto.
Ritmo incessante
Anche nel girone di ritorno, alternando vittorie e pareggi, Baresi e compagni tengono a distanza di sicurezza la Juventus, prima inseguitrice.
8 marzo 1992, Parma-Milan
L’8 marzo 1992, al “Tardini”, si gioca Parma-Milan. Queste le formazioni in campo scelte da Scala e Capello:
PARMA: Taffarel, Benarrivo, Di Chiara, Minotti, Apolloni, Grun, Melli, Zoratto, Osio, Pulga, Brolin.
MILAN: S. Rossi, Tassotti, Maldini, Donadoni, F. Galli, Baresi, Evani, Rijkaard, Van Basten, Gullit, Massaro.
Gialloblu avanti, rimonta rossonera
Nel campionato precedente, Parma-Milan aveva visto il successo dei ducali con uno scatenato Melli. E l’attaccante di casa si ripete dopo la mezzora scattando sul filo del fuorigioco e battendo Rossi con un destro angolatissimo.
Nell’intervallo Capello mette in campo Marco Simone e l’attaccante tascabile ci mette tre minuti per pareggiare i conti con un diagonale imprendibile. Il match è vivo ma il momento decisivo è al 76′, quando uno scatenato Gullit serve Simone, il quale fa doppietta con un piattone sinistro. L’autorete di Grun, che anticipa Rijkaard, fissa il punteggio finale.