Il 28 marzo 1993 si gioca Torino-Milan. I rossoneri, reduci dalla sconfitta contro il Parma, riescono a ottenere un pareggio prezioso.
TORINO-MILAN, IL PRECEDENTE DEL 1993
Il Milan guidato da Fabio Capello vince lo scudetto al primo colpo nel 1992. I rossoneri vengono così rafforzati in vista della Champions League con una campagna acquisti eccezionale: il Pallone d’oro 1991 Papin, il fantasista montenegrino Savicevic, il talento croato Boban e l’ala Lentini, proveniente dal Torino.
Rossoneri inarrestabili
Come nel campionato precedente, il Milan inizia alla grande, vincendo gran parte delle gare, alcune delle quali con una valanga di reti. Nell’undici rossonero brilla come non mai la stella di Van Basten, il quale si avvia a vincere il terzo Pallone d’oro. Tuttavia, gli annosi problemi alla caviglia costringono l’asso olandese ai box. Il Diavolo entra così nel 1993 senza il “Cigno di Utrecht” ma con il pieno controllo della testa del campionato.
La caduta degli Invincibili
In primavera, però, il Milan inizia a rallentare in maniera tanto inaspettata quanto importante. Dopo il pareggio in casa della Lazio (rimonta biancoceleste da 0-2 a 2-2), infatti, i rossoneri perdono a San Siro contro il Parma: Asprilla pone fine alla lunga serie da imbattuti della formazione di Capello.
28 marzo 1993, Torino-Milan
Nella giornata successiva, il 28 marzo 1993, si gioca Torino-Milan. Queste le formazioni in campo al “Delle Alpi”:
TORINO: Marchegiani, Bruno, Sergio, Cois, Annoni, Sordo, Mussi, Fortunato, Aguilera, Casagrande, Venturin.
MILAN: S. Rossi, Tassotti, Maldini, Eranio, Costacurta, Baresi, Evani, Rijkaard, Lentini, Boban, Massaro.
Il pareggio di Gullit
Neanche il tempo di iniziare che Casagrande vede il taglio di Mussi, il quale anticipa Maldini e batte la sua ex squadra. I rossoneri ci provano dalla distanza con le conclusioni di Boban e Rijkaard.
A inizio ripresa, Capello fa entrare Albertini e Gullit: proprio i due confezionano il gol del pareggio, con un gran colpo di testa dell’olandese. L’attaccante con le treccine subisce un fallo da rigore ma l’arbitro fa proseguire; poi, Gullit spreca il pallone per la vittoria.