Il 17 aprile 1994 si gioca Milan-Udinese. Succede tutto nella ripresa, con i gol di Boban, Borgonovo, Simone e Rossitto. E i rossoneri vincono lo scudetto.
La stagione 1993/94 è la terza di Fabio Capello alla guida del Milan. E’ un Diavolo diverso, senza Gullit e Rijkaard e con Van Basten ancora fermo ai box per infortunio. E così il tecnico di Pieris decide di puntare moltissimo sulla difesa capitanata da Baresi e schermata da Albertini e Desailly. In avanti, a quasi 33 anni Massaro si scopre bomber mentre Savicevic vive una delle migliori stagioni in rossonero. Dopo il ko del “Ferraris” contro la Sampdoria alla decima giornata, il Milan ingrana la quinta e non perde più fino a fine marzo. L’attacco segna poco ma la retroguardia è un bunker.
Equilibrio, poi fuga
Il Milan, rispetto alle precedenti due stagioni, non prende la testa della classifica con margine sulle rivali: a novembre, anzi, viene scavalcato. Poi, però, Baresi e compagni mettono il piede sull’acceleratore e vincono il titolo d’inverno. Nel girone di ritorno, i rossoneri vincono nove gare consecutive, scavando un profondissimo solco. Tre gare senza vittorie non scalfiscono le convinzioni del Diavolo verso un altro scudetto.
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17 aprile 1994, Milan-Udinese
Il 17 aprile 1994, in una giornata piovosa, San Siro ospita Milan-Udinese. Queste le formazioni in campo:
MILAN: S. Rossi, Tassotti, Maldini, Albertini, Costacurta, Baresi, Lentini, Desailly, Papin, Boban, Simone.
UDINESE: Battistini, Pellegrini, Kozminski, Rossitto, Calori, Desideri, Helveg, Statuto, Borgonovo, Pizzi, Gelsi.
Pari e scudetto
Dopo lo 0 a 0 del primo tempo, nella ripresa le emozioni. Sblocca Boban con una bella girata al volo. I friulani pareggiano con l’ex Borgonovo. Passa un minuto e Simone batte Battistini con un gran destro sotto l’incrocio. Altro giro di orologio e Rossitto fissa il punteggio sul 2-2. Al triplice fischio la festa tricolore…
