Il 2 dicembre 1993 termina la latitanza di Pablo Escobar, il più noto narcotrafficante al mondo. Il Bloque de busqueda lo individua nel suo feudo di Medellin: il criminale viene ucciso nel conflitto a fuoco.
Nei primi Anni ’90 aveva raggiunto il suo potere criminale massimo nonché una ricchezza stimata in oltre 40 miliardi di dollari: Pablo Emilio Escobar Gaviria, noto come Pablo Escobar, capo del cartello di Medellin, aveva piegato le autorità colombiane dopo anni di scontri tali da far parlare quasi di guerra civile. Il narcotrafficante, infatti, godeva di una vasta rete di collaboratori, informatori e corrotti: il suo metodo, il famoso plata o plomo (soldi o piombo), non lasciava molte alternative.
L’ascesa
Pablo Escobar, nato l’1 dicembre 1949, aveva iniziato a delinquere per le strade di Medellin, compiendo furti e rapine. Arrestato una prima volta nel 1974, l’anno successivo entra nel mondo del traffico di droga. Anno dopo anno, la sua attività diventa un vero e proprio impero: al massimo della sua ascesa, si è calcolato che egli controllasse l’80% del traffico mondiale di cocaina e il 20% delle armi illecitamente circolanti.
La carriera politica
Pablo Escobar aveva anche mire sulla politica. In diverse zone della Colombia, infatti, era considerato come una sorta di Robin Hood, in quanto una parte dei proventi del narcotraffico erano impiegati in attività sociali. Nel 1982 venne eletto al Parlamento ma fu poi costretto a dimettersi per i sospetti di essere un criminale. Per tutta reazione, Escobar fece uccidere il ministro della Giustizia Rodrigo Lara Bonilla.
L’estradizione
Ciò che temeva maggiormente Pablo Escobar non era l’arresto in sé ma la possibile estradizione in un penitenziario degli Stati Uniti. A fine ’86, dopo una serie di attentati, il governo di Bogotà decise di annullare il trattato di estradizione con Washington.
La “detenzione”
Nel 1991, Pablo Escobar si consegnò alle autorità colombiane ma alle condizioni che avrebbe trascorso la detenzione in un carcere costruito appositamente nella sua proprietà: la nota Catedral. Tuttavia, si trattava di una beffa, in quanto il narcotrafficante continuava a svolgere i suoi affari come prima.
Latitanza e morte
Così, dopo che a Bogotà si decise di trasferirlo in un carcere più convenzionale, Pablo Escobar tornò in latitanza. Sempre più accerchiato e con meno collaboratori, fu individuato dal Bloque de busqueda il 2 dicembre 1993 in un barrio di Medellin, dove era nascosto insieme al fedelissimo “El Limon”. Accerchiato, Pablo Escobar tentò la fuga per i tetti ma fu raggiunto mortalmente da diversi colpi d’arma da fuoco.