Dopo la sconfitta in finale di Coppa Campioni il Milan punta sullo scudetto. Il 2 giugno 1959, dopo un testa a testa con la Fiorentina, i rossoneri abbattono l’Udinese e festeggiano il titolo nazionale.
Tra il 1956 e il 1958 “Gipo” Viani ha diretto il Milan direttamente dalla panchina, conducendo i rossoneri alla vittoria dello scudetto e alla finale di Coppa dei Campioni. Esaurito quel mini-ciclo, lo Sceriffo torna a occupare la scrivania di direttore tecnico. L’uomo-mercato del Milan allestisce per il tecnico Bonizzoni una formazione ancora più forte, con l’ingaggio del centravanti carioca Altafini, fresco campione del Mondo con il Brasile. Il Milan della stagione 1958/59 si lancia così alla conquista dello scudetto, “appellandosi” all’anno dispari che nel decennio ha significato spesso vittoria tricolore.
La formazione rossonera
L’undici rossonero è formidabile, con Schiaffino in regia, il neo-acquisto Altafini braccio armato, Liedholm trasformato in libero e poi i vari Maldini, Danova e Grillo. Fin dalle prime giornate è testa a testa con la Fiorentina dell’ex Czeizler, vincitrice del campionato un paio di anni prima. Il punto di forza del Diavolo è l’attacco, con Danova che realizza 16 reti, secondo solo a Altafini, e Carletto Galli che va in doppia cifra.

2 giugno 1959, Milan-Udinese 7-0
Il lungo confronto con la Fiorentina prende una piega favorevole ai rossoneri con la vittoria corsara al “Franchi” nel girone di ritorno. E così, il 2 giugno 1959, il Milan può chiudere i conti con una giornata di anticipo. A San Siro arriva l’Udinese di Feruglio. I malcapitati friulani vanno sotto appena cinque minuti per opera di Gastone Bean. Poi Galli segna due reti nel giro di un minuto. Già nel primo tempo va in rete anche Danova. Nella ripresa ancora gol di Galli, Fontana e Bean, che realizza una tripletta. Finisce 7 a 0 e per il Milan significa 7° scudetto in bacheca.