Dieci anni fa, un commando dei Navy Seals scovava Osama bin Laden in Pakistan. Il leader di Al Qaeda cadeva dopo una sparatoria.
Erano le ore 1.09 (fuso orario locale) del 2 maggio 2011 quando Osama bin Laden veniva trovato e eliminato dalle forze speciali americane.
Il leader di Al Qaeda
Il fondatore e leader di Al Qaeda era nato il 10 maggio 1957 in Arabia Saudita. La sua famiglia è di etnia kindita yemenita: il padre è il miliardario Mohammed bin Awad bin Laden. Nel 1979 va in Afghanistan dove si unisce alla lotta contro l’invasione sovietica, convogliando armi, denaro e combattenti dal mondo arabo. Nel 1988 fondò Al Qaeda. Esiliato dall’Arabia Saudita nel 1992, spostò la sua base in Sudan, finché la pressione statunitense lo costrinse ad allontanarsene nel 1996. Stabilì una nuova base in Afghanistan e dichiarò guerra contro gli Stati Uniti, dando inizio a una serie di attentati e attacchi simili.
L’11 settembre
Osama Bin Laden fu schedato dal Federal Bureau of Investigation (FBI) statunitense nella Ten Most Wanted Fugitives e nell’elenco dei Most Wanted Terrorists per il suo coinvolgimento agli attentati alle ambasciate statunitensi del 1998. E nel 2001 ideò gli attentati dell’11 settembre a New York e a Washington.
L’uccisione di Osama bin Laden
Ricercato numero uno, il cerchio si stringe nel 2011. E alle prime ore del 2 maggio, un plotone di 24 assaltatori appartenenti all’unità anti-terrorismo DEVGRU dei Navy SEAL (i corpi speciali della Marina degli Stati Uniti), con l’appoggio della Special Activities Division della CIA, condusse un’operazione militare ad Abbottabad, vicino a Islamabad (Pakistan), presso una palazzina indipendente del leader di Al Qaeda, già individuato nell’estate precedente. Nel conflitto a fuoco Osama bin Laden fu ucciso.