21 giugno 1970, Brasile-Italia 4-1: verdeoro campioni del Mondo

21 giugno 1970, Brasile-Italia 4-1: verdeoro campioni del Mondo

Il 21 giugno 1970, a Città del Messico, si disputa la finale del Mondiale tra Brasile e Italia. Vantaggio di Pelé, pari di Boninsegna; poi nella ripresa i verdeoro calano il poker.

Il Mondiale di calcio del 1970 viene assegnato al Messico. La nona edizione del campionato iridato presenta diverse novità: prima volta della trasmissione a colori, la formalizzazione dei cartellini gialli e rossi e le sostituzioni (due).

Verso la finale

La fase finale del Mondiale è a 16 squadre, suddivise in quattro gironi. Dal gruppo 1 accedono ai quarti l’Unione Sovietica e il Messico, dal gruppo 2 avanzano Italia e Uruguay, dal gruppo 3 si qualificano Brasile e Inghilterra, dal gruppo 4 ottengono il pass Germania e Perù. Poi, nella fase a eliminatoria diretta avanzano sicuri Italia e Brasile, con Germania e Uruguay (dopo i supplementari). In semifinale, i verdeoro hanno la meglio nella sfida tutta latina mentre gli azzurri e i tedeschi regalano al mondo la partita del secolo (4-3)

https://www.youtube.com/watch?v=fKsMnEemzMM
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Stadio Azteca, 21 giugno 1970

E così si arriva all’ultimo atto del Mondiale. Il 21 giugno 1970, nel mitico “Azteca”, va in scesa la finale Brasile-Italia. Valcareggi punta su Riva e Boninsegna in attacco, con Mazzola che vince il ballottaggio con Rivera. Zagallo schiera come sempre cinque numeri 10 contemporaneamente: Pelé, Tostao, Rivelino, Jairzinho e Gerson. Al 18′ Pelé porta in vantaggio i suoi con un grande colpo di testa in elevazione su Burgnich. La reazione degli azzurri c’è e si concretizza con la rete un po’ rocambolesca di Boninsegna. L’Italia dura fino al 66′: un sinistro chirurgico di Gerson dal limite non lascia scampo a Albertosi. Pochi minuti e Pelé premia l’inserimento di Jairzinho che segna da pochi metri. L’azione del 4 a 1 finale di Carlos Alberto è il manifesto della superiorità del Brasile che vince per la terza volta – e in maniera definitiva – la Coppa Rimet.