Pincolini (ex-prep. atl. Milan): “A Milanello c’è aria malefica. Sul licenziamento di Marra…”

Milan, Pincolini: “Marra è stato messo nel mirino perchè c’è qualcuno che è tornato ad avere forza e vuole tornare alla ribalta”

L’ex preparatore atletico del Milan, Vincenzo Pincolini, è intervenuto a Radio 24 durante il programma “Tutti Convocati” per parlare della situazione attuale a Milanello. “Mi sembra di rivedere una situazione dove io ero al centro – ha iniziato Pincolini -. Al Milan c’è questa coda di Milan Lab che ancora si vede che si muove dietro le quinte, ogni tanto mette a fuoco qualcuno perchè vuole tornare in auge. Nel 2002 non accettavo determinate situazioni, adesso secondo me Marra – che conosco come stimatissimo preparatore – è stato messo nel mirino perchè a Milanello c’è qualcuno che è tornato ad avere forza e vuole tornare alla ribalta. Non credo alla storia del kamut o della diega vegana, sono dettagli su cui un professionista non può fare la guerra. Mi sembra che l’aria sia pesante. Quando l’allenatore deve subire certe cose, la situazione è pesante”.

Pincolini: “C’è un’aria malefica che coagula questi malesseri e ne fa un problema”

Sulla situazione a Milanello: “Sono quasi sicuro di questo, non millanto perchè alcuni spifferi vengono fuori. La preparazione fisica è fatta da chi è sul campo e da gente che vuole mettere a tutti i costi il camice per fare lo scienziato. Con gli scienziati però non si è mai vinto, si è vinto con gente preparata. C’è un’aria malefica che coagula questi malesseri e ne fa un problema. C’è un corso e ricorso di persone che sono state responsabili, poi sono cadute dietro e nuovamente tornate su. La chiarezza, prima di tutto, deve farla il club. Queste società organizzate con la testa in Cina, con la pressione di dover fare risultato oggi, ogni giorno devono trovare capri esiatori. Se c’è qualcuno che soffia sul fuoco, di fuochi il mondo del calcio ne può trovare ogni giorno”. Poi Pincolini ha concluso dicendo che “è una squadra che guardo sempre, siamo rimasti milanisti, faccio fatica a leggerla. Sicuramente bisogna rivedere l’organizzazione in difesa, non mi sembra il primissimo problema la preparazione fisica. Non mi sembra che il Milan debba arrivare primo, secondo o terzo”.

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