7 gennaio 2015, cinque anni fa l’attentato a Charlie Hebdo

7 gennaio 2015, cinque anni fa l’attentato a Charlie Hebdo

L’attentato a Parigi contro la sede di Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015, provocò 12 morti. Due giorni dopo, un altro attacco terroristico.

Il 7 gennaio 2015 è avvenuto l’attentato terroristico alla sede di Charlie Hebdo, noto periodo settimanale francese dai toni sarcastici e irriverenti.

7 gennaio 2015, l’attacco a Charlie Hebdo

Il 7 gennaio 2015, intorno alle 11:30 del mattino, due individui mascherati e armati di AK-47 sono entrati negli uffici del giornale, dichiarandosi affiliati di Al-Qaeda e intimando alla disegnatrice Corinne Rey, tenuta in ostaggio e poi rilasciata, di immettere il codice numerico per entrare nella sede di Charlie Hebdo. Hanno poi aperto il fuoco contro i dipendenti, sparando svariati colpi e gridando in lingua araba Allāhu Akbar (“Allah è grande”) e causando dodici vittime.

Fonte foto: https://www.facebook.com/CharlieHebdoOfficiel/

Morte e terrore a Parigi

Successivamente, i due attentatori (i fratelli Kouachi, ndr) sono fuggiti a bordo di una Citroën C3 di colore nero dopo aver ucciso Franck Brinsolaro, un poliziotto responsabile della sicurezza del giornale. Alla Boulevard Richard-Lenoir si sono imbattuti in un veicolo della polizia, sparandogli e uccidendo con un colpo alla testa un poliziotto ferito a terra, il brigadiere Ahmed Merabet, quarantaduenne di religione musulmana, sposato e padre di due figli. I terroristi sono stati infine uccisi due giorni dopo dalle forze antiterroristiche francesi.

Il terzo attentato terroristico

Dopo il primo attentato alla sede di Charlie Hebdo, il 9 gennaio un complice degli attentatori si è barricato in uno dei supermercati della catena kosher Hypercacher a Porte de Vincennes, prendendo alcuni ostaggi e uccidendo quattro persone. Durante gli eventi seguenti all’attentato sono morte in totale otto persone: i due responsabili, il complice di Porte de Vincennes, quattro ostaggi di quest’ultimo e una poliziotta, portando così il totale a venti morti. L’autore, Amedy Coulibaly, è stato eliminato dal blitz delle forze speciali.