Festa della donna, Meloni: “Essere sottovalutate ha un vantaggio”

Festa della donna, Meloni: “Essere sottovalutate ha un vantaggio”

La premier Giorgia Meloni ha parlato ieri in occasione della giornata internazionale delle donne dando il suo consiglio a tutte le donne.

La prima donna a presiedere il Consiglio dei ministri, la premier Giorgia Meloni, ha parlato della sua esperienza in occasione della giornata internazionale delle donne. Una sua immagine in primo piano ora è esposta nella Sala delle Donne di Montecitorio, che ospita una gallerie di ritratti di donne che hanno dedicato la loro vita e il loro impegno alle istituzioni. Accanto a lei la foto della prima presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, della prima presidente del Senato Elisabetta Casellati, della prima governatrice di regione Anna Nenna D’Antonio, della prima presidente della Camera Nilde Iotti e della prima donna ministro Tina Anselmi.

Nel suo intervento alla presentazione della Sala la premier invia un messaggio capovolgendo un po’ la narrazione della condizione femminile, invitando le donne a guardarla con una prospettiva agente più che passiva. Giorgia Meloni dice emozionata riflettendo sul suo percorso che “i più hanno sempre scommesso sul mio fallimento. C’entra col fatto che fossi una donna? Probabilmente sì” dice. Ma la premier continua dicendo che “c’è una buona notizia in quello che può sembrare un pregiudizio”.

Giorgia Meloni

“Spesso non ti vedono arrivare”: la premier cita Schlein (e un libro femminista)

“Voglio dire alle donne di questo Paese che essere quasi sempre sottovalutate è un grande vantaggio perché è vero: non ti vedono arrivare” dice citando le parole di Schlein alla vittoria delle primarie dove aveva detto: “Neanche stavolta ci hanno visto arrivare” citando il libro di un libro femminista. Meloni invita alle donne di essere consapevoli di questa cosa purché non restino vittime di quel pregiudizio, “purché noi non consideriamo che il ruolo che altri hanno definito per noi sia anche il ruolo al quale possiamo ambire” dice la premier ricordando che questo tabù colpisce anche le donne, lei in primis racconta di essere stata vittima.

“Anche io mi sono fatta quasi convincere che il mio posto era un altro. Poi sono un’ anticonformista e il mio anticonformismo ha avuto la meglio“. Giorgia Meloni riassume il suo messaggio per le donne alla vigilia dell’8 marzo: “Il punto non è il ruolo che hanno deciso per te. Il punto è se tu lo accetti. Sono soprattutto le donne a dover credere di più nelle loro capacità e possibilità. Non devono accettare ruoli concessi invece di guadagnarli sul campo a pari condizioni”.

Meloni aggiunge che il suo obiettivo è avere una donna amministratrice delegato di una società pubblica e pensa che il giorno in cui una donna salirà al Quirinale non sia troppo lontano. Continua a raccontare la sua esperienza quando per la prima volta a 29 anni si è ritrovata vicepresidente della Camera e si è ritrovata addosso gli sguardi divertiti. “Ho incontrato quegli sguardi nella vita moltissime volte” ricordando tutte le sue prime volte da leader di un’organizzazione giovanile di destra al presidente del Consiglio.

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