Il 9 ottobre 1949, il Milan di Trabattoni sbanca il campo della Pro Patria: Burini rimonta due volte, poi si scatena Nordhal. I rossoneri iniziano a ingranare verso la consacrazione.
Il Milan del Dopoguerra inizia a costruire le vittorie degli Anni ’50 nel 1949: il presidente Trabattoni e il direttore tecnico Antonio Busini ingaggiano il centravanti svedese Nordhal, il quale suggerisce gli acquisti dei compagni di nazionale Liedholm e Gren. In panchina siede il cecoslovacco Lajos Czeizler, il quale imposta questo undici: Buffon, Belloni, Foglia, Annovazzi, Tognon, Bonomi, Burini, Gren, Nordhal, Liedholm, Candiani.
Prime partite
Il campionato 1949/50 inizia l’11 settembre e il Milan espugna il campo della Sampdoria con un bel 3 a 1. Una settimana più tardi, il Como impone l’1-1 a San Siro. Riscatto roboante in quel di Venezia (1-4) ma la settimana successiva la Juventus passa per 1 a 0 davanti ai 55.000 di San Siro. I rossoneri, che attendono lo scudetto dal lontano 1907, mostrano una certa discontinuità di risultati, spesso a causa di un gioco molto sbilanciato che espone la difesa.
9 ottobre a Busto Arsizio
Alla 5/a giornata c’è Pro Patria-Milan, il 9 ottobre 1949. La formazione di Szalay è reduce dalla prima vittoria stagionale e è intenzionata a vendere cara la pelle. E, infatti, al 16′ Toros porta in vantaggio i padroni di casa. La risposta dei rossoneri arriva dopo una decina di minuti con la rete di Burini. La gara è vibrante: la Pro Patria ritorna nuovamente in avanti con Pernigo. All’intervallo, dunque, i varesini sono avanti 2 a 1.
Classe alla distanza
Negli spogliatoi il tecnico rossonero riorganizza gli ospiti che, infatti, entrano meglio in campo. La maggiore qualità tecnica è destinata a venire fuori con il passare dei minuti. Al 64′ ancora Burini, con la doppietta personale, riprende la Pro Patria. Poi si scatena Nordhal, il quale nel giro di due minuti segna ben due gol. Gara chiusa.
