Manovra, oggi la risposta dell’Italia all’Unione europea. Il debito resta al 2,4% nonostante i moniti dei mercati e il tentativo di Tria di abbassarlo dello 0,3%.
Raggiunto l’accordo sul decreto fiscale, il governo ora torna a guardare alla manovra economica contestata dall’Unione europea senza troppi indugi e senza troppe sorprese. Nella giornata di lunedì 22 ottobre i vertici italiani dovranno rispondere all’Ue provando a spiegare le proprie ragioni. La seconda strada, bocciata dal governo, era quella della modifica al deficit proposta da Tria e bocciata da tutti.
La risposta dell’Italia all’Unione europea
Il governo italiano dovrà dare spiegazioni sulla “deviazione senza precedenti“, come è stata definita dall’Unione europea. Tria avrebbe proposto di abbassare la soglia del deficit al 2,1% per mandare all’Ue un segnale di collaborazione e dialogo, ma il ministro dell’Economia non sarebbe stato ascoltato dai vertici del governo che si definiscono soddisfatti del piano stilato e consapevoli delle possibili conseguenze.
Manovra, alto il rischio della bocciatura da parte dell’Ue
Difficilmente il governo italiano riuscirà a convincere l’Unione europea della bontà della manovra, quindi dall’Ue potrebbe arrivare già in pochi giorni la bocciatura formale del documento di bilancio, cui potrebbe poi seguire la procedura di infrazione.
Di Maio e Conte optano per la politica della distensione: con Ue dialogo costruttivo
In casa Cinque stelle sia il premier Conte che il vicepremier Luigi Di Maio si dicono intenzionati a instaurare un dialogo costruttivo con l’Unione europea, esternazioni pubbliche anche necessarie per provare a tranquillizzare i mercati e soprattutto per provare a tenere sotto controllo lo spread.