Nicola Zingaretti, “Sono contento del Pd, nonostante tutto si conferma la forza più grande della coalizione”. Smacco a Di Maio che vede crollare il Movimento 5 Stelle.
In maniera più o meno inconsapevole, Nicola Zingaretti ha rifilato a Luigi Di Maio quello che potrebbe essere un colpo di grazia (politico) o un qualcosa di simile.
Lo smacco di Nicola Zingaretti a Di Maio dopo le elezioni in Umbria: “Sono contento del Pd, nonostante tutto si conferma la forza più grande della coalizione”
Analizzando i risultati delle elezioni in Umbria e facendo il punto sui rapporti di forza, il segretario del Pd Nicola Zingaretti si è avventurato in un discorso ipotetico che agita il Movimento 5 Stelle.
Ai microfoni di Sky TG 24, Zingaretti si è detto soddisfatto per il risultato ottenuto in Umbria. Il Pd non ha vissuto il tracollo tanto temuto e la scissione di Renzi non ha aggravato la situazione. Va detto però che in Umbria Italia Viva non ha corso, quindi difficilmente il voto si sarebbe potuto disperdere altrove. Cosa più importante, il Segretario dem ha evidenziato come, in caso di voto imminente, il Partito democratico sarebbe la prima forza all’interno della maggioranza.
“Ogni regione sceglierà per conto proprio quali sono le alleanze migliori. Il problema non è il destino del Pd o del M5S; il problema è il destino del Paese. Se non ci fossimo alleati in Umbria sarebbe andata peggio: noi abbiamo combattuto […]. Sono contento del Pd malgrado tutto si conferma la forza più grande della coalizione e anche in Umbria come il pilastro e il baluardo per contendere e contrastare le destre. Ogni azione contro il Pd è un favore a Matteo Salvini ed alle destre che si stanno riorganizzando“.
Zingaretti ha però allontanato l’idea del voto anticipato e ha invitato gli alleati pentastellati a cessare il fuoco di sbarramento contro il Pd. La lunga serie di accuse e recriminazioni fanno solo il gioco della Lega, che in effetti non cala. Anzi…
Ma in Emilia Romagna il Movimento 5 Stelle non correrà con il Pd…
Quasi superato il grande ostacolo della manovra economica, il Movimento 5 Stelle e il Pd devono iniziare a guardare a un altro appuntamento decisamente delicato. Le elezioni regionali in Emilia Romagna. Il caso di Bibbiano pesa come un macigno sulle spalle del Parito democratico e l’intenzione di Luigi Di Maio è quella di non replicare il modello della coalizione governativa. Un’altra clamorosa sconfitta potrebbe segnare la fine della leadership di Luigi, che questa volta non vuole farsi carico dei problemi degli altri…