Dalla sanificazione delle strutture a esami e tamponi: il protocollo della Figc per riprendere gli allenamenti.
ROMA – Nella giornata di sabato 18 aprile 2020 sul tavolo dei ministri Spadafora e Speranza è arrivato il protocollo della Figc per riprendere gli allenamenti. Il Governo ha iniziato la discussione e nei prossimi giorni saranno prese delle decisioni sulla possibile ripartenza.
Il protocollo della Figc per riprendere gli allenamenti
Di seguito il protocollo della Figc per riprendere gli allenamenti e anticipato da La Gazzetta dello Sport.
Niente rischio zero e decide il Governo
Nel documento è stato precisato come “in assenza di vaccino non esiste il rischio zero”. Per questo la decisione finale spetta al Governo.
Sanificazione delle strutture
Prima di iniziare il ritiro le strutture dovranno essere sanificate. Un lavoro che continuerà anche durante gli allenamenti dei giocatori.
Esami e tamponi prima dell’allenamento
Prima di riprendere gli allenamenti gli esami e tamponi dovranno essere effettuati su calciatori e staff.
Maxi-ritiri senza contatti esterni
I ritiri delle squadre saranno blindati. Si cercheranno di evitare gli assembramenti ma, soprattutto, non sono previsti contatti esterni.
La prima settimana di allenamento
Sono previsti test sierologici nei primi giorni di allenamento. Le sedute saranno effettuate in piccoli gruppi, all’aperto e soprattutto con una distanza di due metri dal compagno.
La questione pasti
Per quanto riguarda i pasti sarà garantita la distanza interpersonale con i calciatori che non potranno avere contatti con il personale del ristorante.
Le nuove positività
In caso di nuove positività, il tesserato dovrà essere isolato in una stanza ben areata.
Roma e Chelsea tagliano lo stipendio
La Roma e il Chelsea hanno deciso di tagliare lo stipendio. I giocatori giallorossi rinunceranno a quattro mensilità (marzo-giugno) oltre che aiutare i dipendenti in cassa integrazione. Riduzione del 10%, invece, per tutti i tesserati Blues.
Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.