Anno fiscale in rosso per Nissan. La casa automobilistica ha annunciato una perdita di 6,2 miliardi di dollari.
ROMA – Anno fiscale in rosso per Nissan. Al 31 marzo 2020 la casa automobilistica ha avuto una perdita parti di 671,2 miliardi di yen (6,2 miliardi di dollari) contro un utile netto di 319,1 miliardi di yen dell’anno precedente.
Numeri dovuti in particolare all’ultimo trimestre che ha dovuto fare i conti con l’emergenza coronavirus. L’impatto del Covid-19 è stato negativo e si è aggiunto a una domanda debole. L’azienda spera di riuscire a ripartire nelle prossime settimane anche se non sarà semplice visto che la pandemia ha portato molti cittadini a ridurre le spese.
Chiuso lo stabilimento di Barcellona
Dopo la chiusura per l’emergenza coronavirus, la partenza della Nissan è stata a rilento. Nella conferenza stampa annuale l’azienda ha annunciato la chiusura degli stabilimenti in Indonesia e Barcellona.
La decisione è strettamente collegata a un radicale piano di ristrutturazione per fronteggiare il -91,9% nell’utile operativo di questo anno fiscale. Un progetto che prevede dei tagli corrispondenti a 2,57 miliardi di euro nei costi con una riduzione della gamma da 69 a 55 modelli entro il 2023. Proseguiranno, invece, le attività in Europa e a Sunderland, in Gran Bretagna.
Anno difficile per Nissan
L’anno per la casa automobilistica si preannuncia molto difficile. La pandemia ha fatto crollare il mondo delle quattro ruote e una ripresa sembra essere davvero complicata.
Per far fronte a tutte le perdite Nissan è stata costretta a chiudere due stabilimenti e mandare a casa migliaia di persone. Tagli che potrebbero continuare nelle prossime settimane anche se la stessa azienda spera di poter ripartire il prima possibile ai ritmi pre-coronavirus. La riapertura è avvenuta quasi in tutto il mondo dopo il rigido lockdown anche se i numeri in questo 2020 rischiano di essere molto più bassi rispetto al 2020.
fonte foto copertina comunicato stampa