Come funziona il nuovo algoritmo ideato per la Serie A. Il calcolo matematico da adottare in caso di emergenza.
La Serie A riparte e ha un nuovo calendario, ma non può escludere i rischi di uno stop forzato causato dall’emergenza sanitaria, e per questo motivo i vertici hanno pronto un Piano C per la conclusione della stagione, un algoritmo che disegnerà la classifica finale e che quindi potrebbe decidere l’assegnazione dello Scudetto, le retrocessioni e la qualificazione alle competizioni europee. Ma l’assegnazione del titolo e le retrocessioni sarebbero da valutare in un secondo momento.
Lo strumento serve per portare a termine la stagione in caso di stop anticipato. Ma come funziona questo algoritmo presentato da Gravina?
Serie A, come funziona l’algoritmo presentato da Gravina
“È un modo per regalare al calcio uno strumento che metta tutti alle stesse condizioni. Può funzionare. Gli inglesi lo stanno facendo“, assicura Gravina presentando l’algoritmo emergenziale.
Il Piano C della Serie A ruota intorno a calcoli puramente matematici che in qualche modo vanno contro la logica e l’imprevedibilità dello sport. Ma in fondo siamo di fronte ad uno strumento da adottare in situazioni di emergenza.
Nel dettaglio: si calcolano le medie dei punti fatti dalle singole squadre in casa e in trasferta. La media punti sarà poi proiettata sul numero di partite mancanti. Qui sorge il primo problema. Non esiste un coefficiente di difficoltà da applicare alle partite non disputate.
Tradotto. Il valore dell’avversario scompare nei calcoli matematici. Calcolatrice alla mano, per una squadra non farà differenza affrontare la prima o l’ultima della classifica. Le partite non disputate sono semplici numeri ed escludono in qualche modo tutta l’essenza del calcio.
Tornando al meccanismo dell’algoritmo, alla media ottenuta si aggiungerebbe un coefficiente legato ai gol segnati e a quelli subiti. Il risultato finale è il punteggio della squadra, e questo punteggio disegnerà la nuova classifica.
Le polemiche nel mondo del calcio
Nel mondo del calcio non mancano le polemiche per questo algoritmo che non prende in considerazione tanti fattori che nel mondo del pallone, quello reale, quello del campo, fanno la differenza nella lotta al titolo (ma non solo). Non vengono presi in considerazione gli infortuni, le squalifiche, il livello di difficoltà delle squadre da affrontare nelle giornate che mancano alla fine della stagione.