Il governo detta le condizioni ad Autostrade. Se la società dovesse accettare la proposta del governo si procederebbe con la revisione degli accordi. In caso contrario inizierà l’inter per la revoca.
Ultimatum – o quasi – del governo ad Autostrade. Da Palazzo Chigi parte un ultimo tentativo per raggiungere un accordo con la società. Nel caso in cui Aspi dovesse accettare, allora si procederebbe con la revisione degli accordi. Se dovesse rifiutare le condizioni si procederà con la revoca. Quindi con lo scontro per vie legali.
Ultimatum del governo ad Autostrade: le condizioni per evocare la revoca delle concessioni
Nella serata del 23 giugno è andato in scena il confronto tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli e i capi delegazione della maggioranza.
Sul tavolo del confronto due piani. Uno prevede la revoca delle concessioni, quindi la chiusura immediata del contratto con Autostrade. Si tratta della linea gradita al Movimento 5 stelle. Il secondo piano prevede la revisione degli accordi. E il governo propone alla controllata di Atlantia accordi decisamente stringenti.
Una questione da chiudere entro la settimana
Il governo vuole chiudere la partita entro la fine della settimana. Chiara a questo punto la posizione del governo. La via gradita è quella della revisione degli accordi, ma a patto che Autostrade accetti le condizioni.
Ma a mali estremi estremi rimedi. Se la società dovesse respingere la proposta del governo si procederebbe con la revoca delle concessioni. Che ovviamente non sarebbe immediata ma passerebbe per una battaglia legale dall’esito tutt’altro che scontato.
La questione dovrebbe concludersi con un ultimo confronto tra il governo e Autostrade, che nelle ultime ore aveva fatto sapere di avere pronto un piano di investimenti da sette miliardi.