Il Cts boccia il protocollo delle Regioni sulla riapertura degli stadi: “Non ci sono le condizioni per aumentare la capienza”.
ROMA – Il Cts boccia il protocollo delle Regioni sulla riapertura degli stadi. Come riportato da La Repubblica, che cita il documento del Comitato tecnico-scientifico, le autorità sanitarie hanno dato parere negativo a quanto deciso dai governatori.
Riapertura stadi, no all’aumento della capienza dal Cts
Il Cts ha dato parere negativo al protocollo delle Regioni. “Per quanto riguarda la partecipazione del pubblico agli eventi delle diverse discipline – si legge nel documento riportato da La Repubblica – il Cts ritiene che, sulla base degli attuali indici epidemiologici e in coerenza con quanto più volte raccomandato, non esistano le condizioni per consentire all’aperto e al chiuso, la partecipazione degli spettatori nelle modalità indicate dal documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome“.
Nella nota le autorità sanitarie hanno precisato che bisognerà valutare l’impatto della riapertura delle scuole sulla curva epidemiologica e poi si potrà iniziare a pensare agli eventi sportivi. Da precisare che si tratta di un parere e non di una decisione definitiva. Toccherà al Governo decidere con il confronto che inizierà nelle prossime ore.
Maggioranza divisa
Maggioranza divisa sulla riapertura degli stadi. Il ministro Speranza in più di un’occasione ha ribadito che non ci sono le condizioni per aumentare la capienza sugli spalti. Una posizione condivisa da Francesco Boccia mentre Sileri e Spadafora aprono alla possibilità di vedere più gente negli impianti sempre nel rispetto delle norme anti-Covid.
Possibile nelle prossime ore un confronto nella maggioranza per cercare di trovare un compromesso. La scelta dovrà essere prima del 7 ottobre, giorno della scadenza del nuovo dpcm. La sensazione è che difficilmente si avrà un nuovo aumento della capienza con l’alto rischio di un nuovo braccio di ferro tra Governo e Regioni sulla questioni stadi.