Lombardia, scatta l’allarme per la peste suina. L’assessore Fabio Rolfi lancia l’allarme: la diffusione avrebbe conseguenze gravissime sull’economia.
Nuova emergenza sanitaria in Lombardia, legata questa volta alla peste suina africana.
Si tratta di un problema già noto al Governo e ovviamente anche alla Regione ma il rischio è che possa passare in secondo piano di fronte all’emergenza coronavirus.
Lombardia, allarme per la peste suina africana
A ri-lanciare l’allarme è l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, che chiede il via libera da parte del governo all’abbattimento dei cinghiali.
Secondo l’assessore, proprio i cinghiali selvatici rappresentano i vettori principali della peste suina.
Le conseguenze sull’economia
La diffusione della malattia avrebbe conseguenze gravissime sull’economia della Lombardia e dell’Italia in generale. La Regione Lombardia però è interessata direttamente dall’emergenza in quanto più della metà dei suini italiani vengono allevati proprio sul territorio in questione.
L’appello di Rolfi al Governo
Rolfi accusa il governo di aver lasciato le Regioni da sole di fronte ad una nuova potenziale emergenza e chiede misure concrete per far fronte al problema prima che la situazione degeneri.
La richiesta specifica avanzata al governo è di consentire la caccia nonostante il lockdown e le restrizioni anti-Covid.
Senza il via libera all’abbattimento dei cinghiali si rischierebbe di veder aumentare in maniera considerevole il numero di cinghiali, che potrebbero causare incidenti stradali, danni all’agricoltura e ovviamente potrebbe aumentare il rischio di una diffusione di una peste suina.
Cos’è la peste suina africana
La peste suina africana è una malattia virale che interessa suini e cinghiali, letale per questi animali ma che non può essere trasmessa agli esseri umani.
Di seguito la pagina dedicata sul sito del Ministero della Salute.