Con il Recovery plan sarà abolito l’esame di Stato: per esercitare la professione basterà la laurea. Di quali professioni si parla.
Abolito l’esame di Stato, basterà la laurea: questo è uno dei provvedimenti inseriti nella bozza del Recovery plan discussa in Cdm nella mattinata del 24 Aprile. Uno degli obiettivi del Piano è quello di rendere più nello e smart il Pase: meno burocrazia, più lavoro e soprattutto più efficienza. L’abolizione dell’esame di Stato per le lauree abilitanti rientra in questa ottica.
Con il Recovery plan sarà abolito l’esame di Stato: basterà la laurea
L’abolizione dell’esame di Stato rappresenta una piccola grande rivoluzione nel mondo del lavoro. Il provvedimento ruota attorno ad un concetto anche giusto: dare maggior dignità al percorso di laurea ed eliminare una formalità come l’esame di Stato.
“La riforma prevede la semplificazione delle procedure per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, rendendo l’esame di laurea coincidente con l’esame di Stato, con ciò semplificando e velocizzando l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati“, si legge nella bozza del testo del Recovery Plan.
Un provvedimento in continuità con quanto stabilito dal governo Conte con il disegno di legge nel quale si disponeva che il tirocinio per alcune professioni fosse inserito regolarmente nei corsi di laurea così da poter unire la laurea e l’esame di Stato necessario per esercitare la professione.
Per quali professioni è prevista l’abolizione dell’esame di Stato
Si procederebbe quindi con l’abolizione dell’esame di stato per Odontoiatria, Farmacia, Medicina veterinaria, Psicologia. In questi casi sarebbe possibile esercitare la professione dopo il conseguimento della laurea, senza dover passare per un nuovo esame di sbarramento. Stando alle indiscrezioni che circolano, si procederebbe con l’eliminazione dell’esame di stato anche per geometra, agrotecnico, perito agrario e perito industriale. Non si esclude che altri ordini professionali possano richiedere che venga abilitata la laurea per esercitare la professione.
Il problema dei numeri
Evidentemente non mancano le polemiche. Non tutti i laureati superano l’esame di Stato, che nel bene e nel male rappresenta una sorta di strettoia. I laureati sono tantissimi, quelli che superano l’esame di Stato sono decisamente meno e i tempi non sono brevi. Velocizzare i tempi è senza ombra di dubbio doveroso e dare una maggior dignità al percorso di studi è lodevole. Ma la sensazione è che si tratti di un progetto che farà discutere e non poco.