Anche in Italia torna alla ribalta il tema dell’obbligo vaccinale contro il Covid, almeno per alcune categorie.
Alla luce dell’aumento dei casi di Covid e di fronte alle difficoltà legate a misure come il Green Pass 2G e le restrizioni per non vaccinati, in Italia si torna a parlare dell’obbligo vaccinale. E questo proprio mentre l’Austria rompe gli indugi rendendo il vaccino contro il Covid obbligatorio dal 1 febbraio 2022.
Le ipotesi sulle nuove restrizioni
Di fronte all’aumento dei casi e di fronte allo spettro delle restrizioni legate al passaggio in zona Arancione e in zona Rossa, le Regioni chiedono al governo di intervenire. E le ipotesi avanzate sono rigide.
Le restrizioni per i non vaccinati hanno evidenti limiti costituzionali. In Italia la vaccinazione contro il Covid non è obbligatoria. Quindi, tralasciando la validità della scelta, le motivazioni, l’etica e la morale, non vaccinarsi è una scelta consentita e vaccinarsi è una libera scelta. Applicare le restrizioni ai non vaccinati, quindi in base ad una libera scelta, è una strada pericolosa per due motivi. Innanzitutto ci sono diversi dubbi costituzionali, poi si rischia di alimentare le tensioni sociali.
La seconda ipotesi è forse meno rigida. Si tratta del super Green Pass o Green Pass rafforzato o Green Pass 2G. Di fatto la certificazione verde, che in Italia è obbligatoria per quasi tutto, sarebbe rilasciata solo ai vaccinati e ai guariti dal Covid. Quindi niente Green Pass con il tampone se non per andare a lavoro e per accedere ai servizi essenziali. Di fatto si tratta di restrizioni implicite per non vaccinati.
L’ipotesi dell’obbligo vaccinale in Italia
Alla fine del mese di novembre è tornata in auge anche l’ipotesi dell’introduzione dell’obbligo vaccinale. In questo modo, qualora fosse necessario, sarebbe possibile procedere con restrizioni solo per non vaccinati o con una nuova stretta sul Green Pass.
E sembra che l’obbligo vaccinale sia in qualche modo tornato nel ventaglio delle ipotesi da poter prendere in considerazione nel caso in qui il quadro epidemiologico rendesse necessario un intervento deciso.
L’obbligo potrebbe essere selettivo, quindi non esteso a tutta la popolazione vaccinabile. L’idea del governo è di procedere per categorie, come suggerito da Andrea Costa, sottosegretario alla Salute.
“Noi siamo stati i primi a introdurre l’obbligo vaccinale per i sanitari. Bisogna riflettere se farlo con altre categorie, quella che sono a contatto con il pubblico, tipo le forze dell’ordine o chi lavora nella grande distribuzione. Saranno valutazione che dovremmo fare attenzionando i dati, ma dobbiamo guardare al futuro con fiducia e dobbiamo continuare a rispettare le regole“, ha dichiarato Costa a RAI Radio 1.
Vaccino obbligatorio in Austria
Il tema dell’obbligo vaccinale in Italia torna alla ribalta proprio mentre l’Austria annuncia che la vaccinazione obbligatoria per chi non ha ricevuto neanche una dose diventerà obbligatoria dal 1 febbraio. L’Austria ha quindi infranto un tabù europeo e non è da escludere che altri Paesi possano seguire le via tracciata da Vienna.