Braccio di ferro tra la Lega e il Governo sulla Serie A. Ritorna il rischio di porte chiuse. Sembra escluso lo stop al campionato.
ROMA – E’ braccio di ferro tra la Lega e il Governo sulla Serie A. Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, il premier Draghi in giornata ha avuto un colloquio con il presidente Gravina per fare il punto della situazione sul calcio italiano.
L’ipotesi avanzata dal primo ministro italiano è quello di uno stop di due settimane, ma questa possibilità sembra essere esclusa dal numero uno della Figc per diversi motivi. Si teme, infatti, un’interruzione del percorso sul piano della tenuta del sistema. Non è esclusa di ritornare a porte chiuse, ma anche su questo c’è un confronto in corso e le decisioni saranno prese solo nelle prossime settimane.
La posizione della Lega
Se da una parte Gravina e Draghi stanno valutando tutte le possibilità, la Lega non ha nessuna intenzione di fare passi indietro. Nell’ultimo Consiglio è stata ribadita la volontà di andare avanti con il protocollo approvato negli ultimi giorni e, soprattutto, si spera di poter ottenere un coordinamento delle ASL per assicurare una gestione uniforme delle partite.
La data cerchiata in rosso sul calendario è quella del 12 gennaio e quel giorno si capirà se si tornerà a porte chiuse oppure si proseguirà sulla strada intrapresa in questi ultimi giorni.
Le partite a rischio della 21esima giornata
Nessun passo indietro da parte della Lega che mette a serio rischio quattro partite della 21esima giornata. Al momento, per i provvedimenti delle ASL sono state rinviate le sfide Cagliari-Bologna, Torino-Fiorentina e Udinese-Atalanta.
Nelle prossime ore anche Verona-Salernitana dovrebbe essere annullata. La situazione Covid nei campani non è migliorata e per questo motivo possibile un nuovo stop da parte delle ASL. Decisione che sarà presa nella giornata di sabato 8 gennaio 2022.
