Il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha dichiarato che lo Stato italiano è in debito con la Regione.
Dopo aver incontrato i vertici nazionali del sindacato, con cui ha definito i cinque punti chiave che possono portare allo sviluppo calabrese, ed aver messo a punto l’agenda con i segretari di Cgil, Cisl e Uil, il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha incassato il consenso del Consiglio regionale sulla piattaforma che comprende il completamento della statale 106, dell’alta velocità ferroviaria, del porto di Gioia Tauro e delle Zes, delle assunzioni nella sanità e della sburocratizzazione degli investimenti nell’energia alternativa. Occhiuto ha dichiarato di voler incontrare a breve Mario Draghi, per discutere di questi argomenti.
Le dichiarazioni del governatore
“Settimanalmente ho incontri con i ministri, vorrei incontrare Draghi nelle prossime settimane, ma il senso della vertenza Calabria che abbiamo aperto insieme alle organizzazioni sindacali nazionali è quello di dimostrare al governo che non solo la politica regionale, ma tutta la società calabrese chiede un supplemento d’attenzione sulle infrastrutture e quindi sulla statale 106“. Queste le parole di Occhiuto, che ha aggiunto quanto segue. “Ci aspettiamo che nell’allegato infrastrutture al Def quest’opera sia qualificata come strategica per l’intero Mezzogiorno e per l’Italia e che le siano destinate risorse ulteriori. Ho chiesto almeno altri tre miliardi di finanziamento. Ci aspettiamo anche che quest’opera si finanzi con una norma nella prossima legge di bilancio, così come è stato fatto per l’alta velocità”.
Parlando degli interventi da eseguire tempestivamente, Occhiuto ha dichiarato: “Chiediamo insieme a tutta la società calabrese un supplemento d’attenzione rispetto alle zone Zes della Calabria e in particolar modo a quella di Gioia Tauro. Ciò che sta succedendo nel mondo a causa di questa tragica e folle guerra determina un profondo cambiamento nei percorsi logistici, di trasporto delle merci, e assegna al porto di Gioia Tauro un ruolo ancora più importante di quello che ha avuto finora. La Calabria può quindi essere la porta dell’Europa sul Mediterraneo“.
In merito al problema della sanità, il governatore ha dichiarato quanto segue. “Prima di tutto, però, dovremo dimostrare di saper spendere le risorse che già ci sono. Io ho programmato decine e decine di milioni di euro che erano giacenti nelle stanze del dipartimento della Salute della Regione che nessuno aveva programmato negli ultimi anni. Ho trovato nei bilanci delle aziende sanitarie, e questo ci viene contestato anche dai ministeri vigilanti, delle somme accantonate e non spese. Quindi, evidentemente, al netto dell’incremento del fondo sanitario regionale che pure dovremo avere, oggi dobbiamo dimostrare di saper spendere le risorse che negli ultimi anni le gestioni commissariali non hanno speso”. Occhiuto ha poi concluso: “C’è un evidente problema di deficit gestionale perché se nei bilanci delle aziende sanitarie sono accantonate risorse e poi i servizi non vengono erogati è segno che qualcosa non funziona”.