Saremmo in piena fase circolazione varianti da Covid-19. Ma perchè i casi effettivi di Covid-19, sono di più di quelli tracciati su carta?
In fase di varianti da Covid 19 “ci sarebbe verosimilmente stato un forte aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza, per motivi legati a fenomeni di sottodiagnosi o autodiagnosi'”.
La percentuale legata a fenomeni di reinfezione da Covid-19, rispetto al totale dei casi segnalati, nell’ultima settimana sembrerebbe pari all’8,4%, in aumento quindi rispetto a quelli della settimana precedente (7,5%).
Questo è quanto dettagliato dal rapporto sviluppato e diffuso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, in cui si rileva che a partire dal 24 Agosto 2021, fino al 22 Giugno 2022, sarebbero stati segnalati circa 556.406 casi di reinfezione, pari quindi al 4.0% del totale di casi già notificati.
L’era della varianti da Covid-19
L’esegesi legata al rischio di reinfezioni, già a partire dal 6 Dicembre 2021, metterebbe in risalto un aumento del rischio, nei non vaccinati contro il Covid, nelle donne e nei più giovani.
Inoltre, l’Iss dettaglia che i nuovi casi di Covid, sarebbero in realtà molti di più rispetto a quelli inseriti ogni giorni in bollettino. Secondo l’ente, questo fenomeno avrebbe preso piede proprio perchè, in un’era di varianti: “c’è verosimilmente stato un forte aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza, per motivi legati a fenomeni di sottodiagnosi o autodiagnosi’”.
Ciò potrebbe indurre quindi ad una sottostima dell’incidenza varianti, e quindi del rischio relativo, e dell’efficacia vaccinale. L’efficacia del vaccino (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati sui non vaccinati) nel periodo di prevalenza Omicron nel prevenire i contagi, è pari al 54% in chi ha avuto la dose booster.