Speranza: "Covid? Sfida aperta, mascherine raccomandate"
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Speranza: “Covid? Sfida aperta, mascherine raccomandate”

Roberto Speranza

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato del Covid, definendolo una “sfida aperta” e raccomandando le mascherine.

Il Covid continua a rappresentare un grande problema, per l’Italia, l’Europa e il mondo. Le nuove sottovarianti, come Omicron 5, hanno portato a un’impennata di casi estremamente significativa. La pandemia non sembra per nulla sul punto di farsi meno rigida, eppure abbiamo ormai imparato a convivere con il nemico silenzioso rappresentato dal coronavirus. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, invita però a non abbassare la guardia, definendo il Covid una “sfida aperta” e invitando a non smettere di usare le mascherine.

Le dichiarazioni del ministro

La sfida contro il Covid è una sfida aperta e io sono tra quelli che ha sempre detto con molta chiarezza che non bisogna abbassare la guardia. Le mascherine sono e restano un presidio molto rilevante, gradualmente siamo passati dall’obbligo alla raccomandazione e la raccomandazione resta un’indicazione forte che il Governo e le istituzioni danno”. Queste le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, al termine della visita di oggi al carcere minorile di Nisida (Napoli).

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Abbiamo lavorato nella direzione di un graduale cambiamento – ha affermato Speranza – l’obbligo permane in alcuni luoghi, in particolare nei mezzo di trasporto, nelle strutture sanitarie, nelle rsa e gli ospedali, la raccomandazione resta però in tutte le occasioni in cui possa esserci un rischio. È la responsabilità individuale delle persone che deve aiutarci in questa fase.

Roberto Speranza
Roberto Speranza

“Oggi abbiamo una condizione negli ospedali assolutamente sostenibile, i numeri in terapia intensiva e in area medica sono molto più incoraggianti rispetto anche ai mesi di gennaio o di dicembre. Ma non bisogna pensare che la battaglia sia definitivamente vinta. Bisogna tenere alto il livello di attenzione e io continuo a insistere, è importante che i più fragili e chi ha più di 80 anni facciano subito la seconda dose di booster senza aspettare l’autunno”, ha inoltre dichiarato Speranza.

L’autunno – ha concluso il ministro – ci vedrà avere ancora più armi nella lotta contro il Covid, che resta un problema ma la differenza rispetto alla prima fase è che abbiamo gli anticorpi monoclonali, abbiamo farmaci antivirali e abbiamo i vaccini. Ci aspettiamo per l’autunno un vaccino adattato alle nuove varianti, nelle prossime settimane le nostre autorità scientifiche a livello europeo ci daranno anche indicazioni sulle fasce anagrafiche da coinvolgere, e quindi abbiamo la forza per affrontare l’autunno. Ma la mentalità dev’essere di chi pensa di essere dentro questa sfida, non di chi rimuove o pensa che questa partita sia finita.

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ultimo aggiornamento: 1 Luglio 2022 17:50

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