Il leader di Italia Viva propone una soluzione sulla scia di quella che fede Ciampi nel 94.
In un’intervista al Corriere della Sera l’ex premier Matteo Renzi ha dichiarato che a essere a rischio non è il governo, ma l’interno Paese. “Abbiamo inflazione, guerra, siccità, crisi energetica, carenza di materie prime e problemi legati al cibo. Serve un Patto per l’Italia per i prossimi dodici mesi e Draghi deve fare come Ciampi trent’anni fa” prospetta il leader di Italia Viva. “Tutti insieme: partiti, associazionismo, sindacati, categorie e imprese.”
Per Renzi “la situazione è molto più seria di come viene raccontata” e bisogna fare qualcosa per tenere unito il paese per permettergli di superare questa fase critica. Ma in questo contesto l’ex presidente del Consiglio non trova spazio per i 5 stelle. “Parlare di cose serie e di grillini nella stessa intervista è una contraddizione” ironizza. E dice che ai grillini non interessa niente di niente, né di armi né di geopolitica ma pensano solo al terzo mandato – quindi alla poltrona.
Renzi: “Io e Di Maio parliamo due lingue diverse”
Sul futuro di Conte e dei 5 stelle, Renzi è netto. Se esce dal governo il M5s finisce a Di Battista mentre se resta al governo i consensi crolleranno mese dopo mese. “Conte aveva un futuro solo restando a Palazzo Chigi” dice Renzi e attacca D’Alema e Travaglio che gli hanno consigliato di scontrarsi con lui e ora potrebbe solo aspirare a un seggio da deputato indipendente.
Per quanto riguarda future alleanze invece su Beppe Sala non si sbilancia e per il momento “lasciamogli fare il sindaco”. Su Di Maio invece “è quanto più lontano ci sia da me, sotto tanti punti di vista: dal reddito di cittadinanza alle politiche per la scuola noi parliamo lingue diverse. Matteo Renzi punta al 5% se Italia Viva correrà da sola, “se ci saranno altri vedremo”.