Il fatto risale al 2018, anno in cui due giovani 17enni furono aggredite sessualmente al Lido di Menaggio. Ad aprile è arrivata la sentenza.
Il fatto riale all’anno 2018, a Menaggio. Due ragazze dell’età di 17 anni sono state aggredite sessualmente da tre ragazzi. Il 27 aprile 2022, è arrivata la condanna nei confronti degli aggressori. Secondo i giudici, “nei confronti della vittime” ci fu “una violenza inaudita”.
“Le due parti lese hanno affrontato un vero e proprio calvario. Nonostante ciò, hanno mantenuto la linearità del loro racconto e offerto nuove precisazioni, il che è tipico di chi riferisce solo la verità”. Il 27 aprile 2022 è arrivata la sentenza che ha condannato tre giovani ritenuti responsabili della violenza sessuale commessa nel 2018 a Menaggio, nei confronti di due ragazze che a quel tempo, erano minorenni. Avevano soltanto 17 anni.
La sentenza
La sentenza è arrivata tenendo conto dei gravi danni e delle sofferenze inflitte alle giovani. Ad occuparsi del caso sono i giudici Maria Luisa Lo Gatto, Walter Lietti e Cristiana Caruso. “Innanzitutto deve ritenersi acclarato che le due ragazze siano salite in auto con gli imputati nel convincimento di essere agevolate nel rientro a casa, e non con l’intenzione di proseguire con loro la serata“. Mentre gli imputati “avevano deciso di portare avanti il loro piano incuranti del mancato consenso delle ragazze”.
Secondo i giudici che si sono occupati del caso, i racconti delle giovani si sono rivelati “assolutamente complementari”. Le deposizioni delle 17enni “hanno retto la vista degli imputati tutti in udienza, e una rivelazione assolutamente spontanea delle violenze subite, del tutto scevra da intenti calunniatori”.
La vittima della violenza più grave, “più che concentrare la sua attenzione e la sua rabbia su chi ha abusato di lei, ha continuato a colpevolizzarsi per avere accettato il passaggio e per essersi fidata. In entrambi i casi le ragazze, seppur in modo diverso, hanno espresso considerazioni e sentimenti che in qualche modo tendevano a sminuire e sottovalutare la gravità di quello che avevano subito.”
La sentenza continua: “Si sono subito colpevolizzate. Purtroppo accade troppo spesso, e solo grazie all’intervento di figure adulte di riferimento e al supporto ricevuto, sono riuscite a meglio inquadrare i fatti. Arrivando a fare i conti con quella sofferenza progressivamente esplosa in tutta la sua forza”.
Una delle due ragazze “ha mostrato con generosità di essere l’unica a voler essere di supporto per l’amica, perché si era resa conto che era in condizioni psicofisiche assai precarie. Non ha voluto lasciarla sola, ha cercato di proteggerla mentre erano al Lido, ed è intervenuta quando si è resa conto che addirittura due degli imputati stavano abusando di lei contestualmente”.
I danni causati alle giovani: stress post traumatico con conseguente terapia psichica di 10 anni
In seguito alla vicenda, dalle perizie è emerso che le vittime, dopo essere state aggredite sessualmente, ad oggi soffrono di stress post traumatico a causa delle violenze subite. Dovranno seguire una terapia della durata di dieci anni. “Le difese degli imputati, si sono limitate a ipotizzare intenti calunniatori senza riuscire neppure a individuarne le possibili motivazioni. Hanno provato a colpevolizzare e screditare le parti lese, tentato di scavare in aspetti della vita privata che nulla hanno a che vedere con i fatti.”
Poi concludono: “Ma nessuno degli imputati ha mai espresso un minimo di coinvolgimento emotivo”. Anzi, “colpisce per crudezza, volgarità e per insensibilità il lessico utilizzato dai giovani imputati e dai loro amici quando fanno riferimento alle parti offese”.