Il clima entra nell'agenda elettorale: oltre 100mila firme
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il clima entra nell’agenda elettorale

Protezione ambiente fonti energetiche rinnovabili sostenibili

La petizione lanciata dagli scienziati ai politici è arrivata a oltre 130mila firme.

Firmata da scienziati, sindaci e anche artisti, la petizione per inserire il clima nell’agenda elettorale arriva a quota 130mila, quindi ha raggiunto la soglia delle centomila firme. L’appello degli scienziati è stato accolto sui social e continua a raccogliere adesioni. La richiesta lanciata dalla Green&Blue è stata condivisa anche da associazioni per il clima e movimenti come Fai, Fridays for Future, Legambiente, Libera, Wwf e tante altre.

Per questo ora non può restare inascoltato questo appello dalla politica. In vista delle elezioni del 25 settembre i partiti devono mobilitarsi per inserire il cambiamento climatico nel loro programma di governo. Ora i cittadini pretendono risposte e azioni concrete per le proprie città e il proprio futuro a contrasto del cambiamento climatico senza più credere agli slogan. Anche Papa Francesco si è unito all’appello di “custodire un rapporto sano e armonioso con l’intero creato” riprendendo i concetti dell’enciclica Laudato si che ispira gli ambientalisti.

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Protezione ambiente fonti energetiche rinnovabili sostenibili
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La coscienza ambientale è maggiore nei piccoli centri: la lotta per il clima di Elisa

Anche gli artisti hanno preso parte a questa lotta come la cantautrice Elisa che ha incentrato tutto il suo tour sulla difesa dell’ambiente. Ad aprire i suoi concerti c’è il Green Village a difesa di progetti sostenibili. “Girando per l’Italia con il mio tour mi sono resa conto che nelle realtà locali piccole c’è un rapporto più intenso tra politica e ambiente. Ho visto le amministrazioni sostenere progetti che avevano bisogno di supporto, ho trovato molta collaborazione” ha dichiarato la cantante.

Secondo Elisa, la coscienza ambientale è maggiormente diffusa nei piccoli centri. Mentre tende a calare nelle città più grandi perché si tende a nascondersi nella massa. “Le comunità più piccole riescono a portare avanti progetti che altrove sarebbe più difficile far partire, come i sindaci che hanno accolto le case per le api o quelli che hanno vietato l’uso di pesticidi” spiega Elisa. “Molti di questi progetti sono stati attivati nei comuni del Sud. Tanto per dire che la favola che al nord si fanno le cose e al sud no è vecchia e stantia” ha dichiarato la cantante friulana.

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ultimo aggiornamento: 10 Agosto 2022 11:27

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