“Giorno dopo giorno, sondaggio dopo sondaggio, la sfida elettorale sembra volgere a favore di Giorgia Meloni e della sua destra”.
Chiaramente, le previsioni possono essere capovolte in ogni momento, e la platea di indecisi potrà magari orientarsi su esiti sorprendenti. Ad ogni modo, “il trend di queste settimane, sembra piuttosto tendere a consolidarsi fino a delineare un vero e proprio mandato a favore di Fdi e della sua leader”.
I prognostici
La partita comunque è ancora tutta da giocare. Nel frattempo, la Meloni dovrebbe considerare che ogni ondata politica positiva, implica anche un background non sempre roseo, dove spesso “quelle forze politiche che sembravano in cima alle preferenze degli elettori, si sono ritrovate poi di lì a poco a fare i conti con una discreta quantità di difficoltà e delusioni. Quasi a evocare una fiducia a termine, piuttosto breve”.
Questo fu ad esempio, il caso del Movimento di Grillo, plebiscitato meno di cinque anni fa dal consenso di un elettore su tre, e che oggi non fa altro che sperare che lo rivoti almeno uno su dieci. Lo stesso accadde anche a Salvini, il quale durante i tempi d’oro del Papeete conquistava un’incredibile messa di favori popolari e che oggi, invece, fatica nel conseguire il terzo posto. Insomma, il consenso traballante l’ha sempre fatta da padrone, e rende precario ogni insediamento; la stessa instabilità quindi con cui la Meloni, sempre che riesca a vincere, si troverà a fare i conti molto velocemente.
La questione è che esiste, ora, come un malessere nel paese che cerca, ogni volta, un santo salvatore che ne guarisca i mali.