La Germania sta cercando di stipulare un accordo con i Paesi dell’Unione Europea per ottenere rifornimenti di gas in caso di emergenza.
A fine dicembre la Germania potrebbe essere costretta a ridurre la richiesta del gas fino al 29%. Per questo la nazione chiede un accordo di solidarietà con gli stati dell’Unione Europea, per un approvvigionamento sicuro di gas di emergenza nel caso in cui la Russia dovesse chiudere i rubinetti. Al momento solo due gli stati in risposta all’appello; l’Italia in attesa delle elezioni prossime.
Paura per la riduzione di gas
A quanto emerge da una relazione del ministero tedesco dell’Economia, la Germania fatica a trovare un accordo con gli Stati dell’Unione Europea. La preoccupazione per la nazione tedesca è quella di restare senza gas dopo un eventuale stop di rifornimento da parte della Russia. Ma al momento solo due, Danimarca e Austria, hanno risposto positivamente. L’Italia invece preferisce aspettare le elezioni per comprendere la sua posizione a Berlino.
La Germania cerca di trovare un accordo solidale per un approvvigionamento sicuro di gas di emergenza: ovviamente si vuol coprire le spalle dal momento che, senza rifornimenti russi, potrebbe dover ridurre la propria richiesta di gas del 29% entro la fine di dicembre. Nel 2018 questi accordi sono già stati messi in campo dall’Ue per la scorta dell’invasione russa in Crimea; ma fino ad oggi sono stati del tutto ignorati.
Il ministro dell’Economia Robert Habeck, durante uno scontro con l’Ue, dice: “A oggi, la Germania ha concluso un accordo di solidarietà con Danimarca e Austria. Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Polonia stanno eludendo negoziati costruttivi per firmare accordi bilaterali di solidarietà con noi”. L’Italia intanto resta inattiva fino alle prossime elezioni, ma per la Germania il tempo continua a scorrere inesorabile.