Secondo il sindaco di Milano se il partito andrà male alle elezioni ci saranno cambi ai vertici del Carroccio.
Intervistato da Repubblica Beppe Sala ha parlato delle elezioni imminenti. Il sindaco di Milano è intervenuto anche sulla notizia delle ingerenze russe. Anche Sala spera di aspettare sviluppi di queste notizie di intelligence. Ma “ci sono già elementi per ritenere che i rapporti ambigui a livello internazionale siano uno degli elementi di debolezza della coalizione di centrodestra” poi dice il sindaco. “I rapporti politici di Salvini con Mosca non sono una illazione, bensì una pura constatazione” ha precisato Sala.
Posizione molto diversa invece quella che ha preso Giorgia Meloni in politica estera. Per questo, “se dovesse vedere la luce” il governo di destra “potrebbe inciampare” su questo. Alla domanda se crede che ci siano ingerenze russe sul voto, Sala risponde con le “propagande costose, animate da migliaia di troll” in rete.
Cosa dovrebbe cambiare il Pd secondo Sala
Secondo Sala, “il risultato della Lega è uno di quelli che attendo con più curiosità e che avrà un peso notevole nella lettura delle elezioni”. In Lombardia, al Nord il potere di Salvini è ancora forte, chiarisce il sindaco di Milano, “ma di fronte a un risultato molto negativo della Lega non mi stupirebbe un ribaltone al vertice del partito”. Inoltre, si aspetta un tracollo di Forza Italia.
Il sindaco milanese dichiara di votare Pd, come ha sempre fatto: “è una questione di valori e di visione della società”. Ma riconosce al Pd anche i lati negativi e per espandere il suo consenso e la sua credibilità dovrebbe fare battaglie precise oltre alla “sacrosanta difesa dei diritti civili”, i diritti ricorda poi sono di tutti. Sala spiega da “profondo antifascista” che la campagna del Pd ha insistito troppo sul rischio del ritorno al Ventennio.