Durante un’intervista a Porta a Porta, Berlusconi ha parlato del conflitto in Ucraina scatenando un polverone di polemiche…
Il Cavaliere leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha tenuto un discorso al programma “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa e andato in onda nella giornata di ieri su Rai 1. Durante il suo discorso, Berlusconi ha parlato dell’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, con alcune asserzioni che hanno suscitato numerose polemiche.
Nel suo discorso, il Cavaliere ha spiegato che il presidente russo Vladimir “Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal partito e dai sui ministri a inventarsi questa operazione speciale – così era stata chiamata agli inizi – in Ucraina.”
E continua: “Per cui le truppe russe dovevano entrare in una settimana raggiungere Kiev, sostituire il governo Zelensky con persone perbene e in un’altra settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista e incredibile da parte delle truppe ucraine, anche incoraggiate con armi di tutti i tipi da parte dell’occidente.”
Berlusconi ha poi concluso asserendo: “Ora la guerra è oltre i 200 giorni e ogni giorno aumentano i morti. La situazione in ucraina è difficile da tenere sotto controllo perché le truppe russe si sono espanse in tutta l’Ucraina. Mentre secondo me le truppe russe sarebbero dovute fermarsi solo a Kiev“.
La polemica
Asserzioni, quelle del Cavaliere, che hanno fatto discutere sui social. Carlo Calenda, leader di Azione, commenta su Twitter: “Berlusconi in una via di mezzo tra portavoce di Putin e consigliere militare (doveva tenere le truppe vicino a Kiev). Veramente tragico”. Invece il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, ha commentato: “Sono il solo a pensare che queste dichiarazioni sono gravi e deliranti?”
Invece Matteo Salvini, del centrodestra, cerca di indorare la pillola dicendo a Rtl 102.5: “Berlusconi dice che Putin è spinto a invadere l’Ucraina, voleva mettere persone perbene a Kiev? Non mi fate interpretare, io dico che faremo di tutto per fermare la guerra quando saremo al governo. Ma prima il giudizio su Putin era positivo da parte da tutti, ma ora giustificazioni per chi invade non ce ne sono”.