Imprenditore arrestato per la vendita contraffatta del pellet: la sua capacità calorifera non è davvero quella indicata sui sacchi.
Difficoltà per i cittadini italiani nel fronteggiare la crisi energetica, e l’inverno si prospetta sempre più freddo. Poi, c’è anche chi vuol tentare di vendere la proprio merce in maniera fraudolenta. Succede a Satriano di Lucania, dove la guardia di finanza ha arrestato un imprenditore che stava per mettere sul mercato del pellet con indicazioni relative al “potere calorifero” sovrastimate.
![Arresto Polizia](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2020/01/SH_arresto_polizia.jpg)
La crisi energetica spinge gli italiani a trovare alternative, anche illecite, pur di vendere la propria merce. I prezzi del pellet sono aumentati a dismisura e le famiglie evitano anche il suo acquisto. Ma cosa potrebbe far cambiare idea? Di certo una capacità di riscaldamento del combustibile maggiore: converrebbe davvero… se solo fosse vero.
Il titolare di un’impresa di Satriano di Lucania è stato denunciato per frode: stava per mettere sul mercato il combustibile con indicazioni relative al “potere calorifero” sovrastimate. I militari della guardia di finanza, nell’ambito dei controlli per il contrasto alla contraffazione, tutela del “made in Italy” e sicurezza prodotti, hanno sequestrato ben 10.500 chili di pellet da riscaldamento.
Secondo gli investigatori il pellet era pronto a essere venduto con l’indicazione di capacità di produrre calore ampiamente elevate rispetto alla realtà. I valori chimici e fisici indicati sui sacchi rilevavano prestazioni irrealistiche (il cosiddetto “potere calorifero”) ma fortunatamente non sono finiti nei centro commerciali e nelle ferramente. Questo valore può essere definito come la capacità del pellet di emettere calore, e in questo caso il consumatore stava per essere truffato a causa delle sue irreali caratteristiche.