Tra le donne arrestate l’altro ieri a Istanbul per il corteo contro la violenza delle donne, anche un’attivista italiana.
Due giorni fa sono iniziate le manifestazioni in diverse città della Turchia, da parte di donne che protestavano per le donne. In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, urla e striscioni tra le piazze. A Istanbul, con l’accusa di aver protestato senza autorizzazione, la polizia antisommossa ha agito con violenza contro le manifestanti arrestandole.
Durante la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, decine di donne sono state arrestate a Istanbul per aver partecipato al corteo perché questo non era stato autorizzato. Dopo aver tentato di fermare il raduno nella piazza Taksim, la polizia turca ha proceduto con gli arresti. Tra questi, anche quello di una giovane attivista italiana.
L’arresto
L’associazione Mor Dayanisma ha denunciato la violenta repressione della polizia contro le manifestanti, precisando che sono due le donne (dall’Azeirbaigian e dall’Italia) che sono state arrestate ma che potrebbero essere espulse. La notizia è stata confermata dalla Farnesina, e il ministro degli affari esteri ha detto di essere in contatto con il padre della giovane e con le autorità turche per risolvere positivamente la situazione.
Le attiviste avevano esposto uno striscione contro la violenza patriarcale e contro la schiavitù domestica, e tutti i tipi di violenza di genere. Le proteste sono avvenute anche in diverse città della Turchia, a cui la polizia ha risposto con ammanettamenti e presa a terra. Secondo fonti rilanciante dalla Mezopotamya Agency (Ma), le Forze dell’ordine in tenuta antisommossa sono intervenute e hanno picchiato in maniera indiscriminata, per poi compiere numerosi fermi.