Viene confermato il congedo parentale di un mese in più, dell’80% della retribuzione, che domani arriverà in Parlamento.
Domani spetta al Parlamento approvare la Manovra per cui è prevista una proroga di un mese sul congedo parentale. La misura, retribuita all’80%, riguarda però solo le madri lavoratrici. “L’indennità di congedo al 30% spettante ai genitori nei primi 12 anni di vita del figlio è elevata per la madre lavoratrice, per la durata massima di un mese fino al sesto anno di vita del bambino.
La manovra che domani arriverà in Parlamento prevede un mese in più di congedo, ma solo per le madri lavoratrici. L’indennità avrà una “durata massima di un mese fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80 per cento della retribuzione”, come dichiara Giorgia Meloni. La bozza del testo stava circolando nelle ultime ore con un’immagine chiara del titolo ma non del contenuto.
Le novità della Manovra
La disposizione si applica con riferimento alle lavoratrici che cessano il periodo di congedo di maternità di cui al Capo III del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, a decorrere dal 1 gennaio 2023. L’ultima versio della manovra contiene 155 articoli, riguardanti temi sull’ambiente ma anche sul lato finanziario.
Tra le nuove misure abbiamo anche l’esenzione dall’Imu per i proprietari di immobili occupati che abbiano presentato regolare denuncia. Per le famiglie italiane invece, c’è l’assegno unico rafforzato, ma anche Opzione Donna, per legare la possibilità di pensionamento anticipato per le lavoratrici al numero dei figli: in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi.
Il ministero dell’Economia Giorgetti, però, non ha confermato questa possibilità: “In merito ad alcune notizie pubblicate oggi sulla manovra su vari capitoli, il Mef chiarisce di non aver diffuso alcun testo agli organi di stampa e che le cosiddette bozze che circolano a vario titolo rischiano di non corrispondere alla realtà dei fatti”. Il Mef, quindi, conferma solo i contenuti già approvati nel cdm di lunedì scorso e rinvia ogni valutazione al testo definitivo che sarà presentato entro lunedì in Parlamento.