Omicidio Luigi Izzo, arrestati padre e figlio
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Omicidio Luigi Izzo, arrestati padre e figlio

Cella carcere

Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio accusati dell’omicidio del 38enne Luigi Izzo, restano in carcere.

Il 5 novembre scorso Luigi Izzo, barbiere di 38 anni, è stato ucciso a Castel Volturno, in provincia di Caserta. L’omicidio, avvenuto davanti la moglie e la suocera della vittima, pare sia stato causato da uno scambio di persona da parte dell’assassino. Il soggetto che sarebbe dovuto morire, secondo il piano dell’aggressore, sarebbe dovuto essere Orlando, il fratello di Luigi.

Cella carcere
Cella carcere

La vicenda

Luigi Izzo fu ucciso dal 47enne Alessandro Moniello in seguito a una lite che aveva coinvolto il figlio 27enne Roberto, alla quale però Izzo non aveva preso parte. Bensì, era stato suo fratello Orlando Izzo ad aver litigato con Roberto Moniello.

Alessandro, dopo essersi recato nell’auto di Luigi, lo ha colpito mortalmente al petto con un coltello da cucina, proprio davanti casa sua. Alla vista del padre col sangue di Luigi tra le mani, Roberto gli disse: “Papà che hai combinato? È Luigi, non Orlando”.

L’arresto

Moniello ha confessato alcune ore dopo, e ha fatto anche ritrovare l’arma del delitto, che aveva gettato in un canalone. Il figlio Roberto è stato accusato di concorso nel delitto avendo accompagnato il padre da Izzo, anche se sono in corso accertamenti sui fatti.

Il tribunale del riesame di Napoli, che ha certificato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti, confermando l’ordinanza di custodia cautelare per padre e figlio che resteranno in carcere. Nei prossimi giorni sapremo se i giudici escluderanno l’aggravante dei futili motivi contestata dalla procura, circostanza che in teoria può comportare pene carcerarie fino a 30 anni.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 13 Dicembre 2022 17:00

Cadavere in spiaggia, potrebbe appartenere ad una ginnasta

nl pixel