L’Aula del Senato è convocata martedì 27 dicembre per l’approvazione della Manovra: tempo fino al 31 dicembre.
Dopo l’approvazione alla Camera avvenuta alla Vigilia di Natale, la Manovra adesso arriva al Senato che dovrà dare il suo ok entro il 31 dicembre. Davvero pochi giorni a disposizione per approvare la Legge di Bilancio per evitare l’esercizio provvisorio. L’Aula del senato è convocata martedì 27 dicembre alle 14 e l’esame proseguirà mercoledì 28 e giovedì 29.
Il passaggio al Senato
La Camera ha votato con 197 sì e 129 no il testo della legge di bilancio che ora passa al Senato. L’Aula del senato è convocata martedì 27 dicembre alle 14 e l’esame proseguirà mercoledì 28 e giovedì 29. L’ultimo giorno, però, verrà occupato solamente se ritenuto necessario.
Diregola, l’iter per l’approvazione del testo potrebbe annunciare il suo ok direttamente mercoledì 28 dicembre. Il Governo cercherà di porre la fiducia presto, per evitare ritardi e rallentamenti e blindare definitivamente la Legge di Bilancio.
Le misure del testo finale
Sono 35 miliardi quelli impegnati per il provvedimento, 21 dei quali occupati contro la crisi energetica. Tra le misure ci sono però anche il Reddito di cittadinanza, la tregua fiscale, il Ponte sullo Stretto e Quota 103 per le pensioni. Ma anche altri emendamenti che adesso vedremo nel dettaglio.
Prorogato lo smart working per lavoratori fragili fino a fine marzo e confermato il bonus psicologo. Congedo parentale sale all’80% e arriva il reddito alimentare, un fondo alimentare per chi è in povertà assoluta. Arrivano le due carte cultura per i 18enni una basata sul reddito e l’altra sul merito.
Per quanto riguarda le pensioni le minime vengono alzate a 600 euro per gli over 75 e viene rivista la rivalutazione automatica. Opzione Donna prevede che le lavoratrici potranno quindi andare in pensione a 60 anni soltanto nel caso in cui si tratti di caregiver, invalide almeno al 74% oppure licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto.
Confermato il taglio del Reddito di cittadinanza, che nel 2023 per i cosiddetti “occupabili” viene ridotto a sole sette mensilità. Sale da 65mila a 85mila euro il tetto di reddito per chi può beneficiare dell’imposta forfettaria del 15%, la flat tax.
Per quanto riguarda i Pos, salta la multa per i commercianti che rifiutano i pagamenti elettronici al di sotto dei 60 euro. Invece, in materia di tregua fiscale, vengono stracciate tutte le cartelle sotto i mille euro, e viene anche riattivata la Stretto di Messina Spa per riaprire i lavori del Ponte di collegamento tra Calabria e Sicilia.