Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi critica la celebrazione di La Russa della nascita del Msi che ha scatenato la polemica.
Il critico d’arte, oggi sottosegretario alla Cultura, braccio destro di Gennaro Sangiuliano ha criticato la scelta del presidente del Senato di celebrare la nascita del Msi. Intervistato da Repubblica Vittorio Sgarbi ha detto che la celebrazione del Movimento Sociale Italiano da parte di Ignazio La Russa non è illegittima ma “inopportuna, soprattutto politicamente. Perché finisce per richiamarsi al passato e non al futuro, come Giorgia Meloni. Tra i due nel partito probabilmente ci sarà qualche discussione”.
Ma nell’intervista Sgarbi ha anche esortato la premier Meloni di fare “una Fiuggi 2” per distaccarsi dal fascismo come quando il Movimento sociale italiano fu sciolto e fu istituita Alleanza Nazionale nel 95, proprio con la svolta di Fiuggi. Ora Giorgia Meloni rivendicare la diversità del suo partito da quella destra “nostalgica” così come l’ha definita la senatrice Segre e la presidente delle comunità ebraiche Di Segni.
Di questa nuova svolta, Sgarbi è convinto da molto. “Gliel’avevo proposto quando era al 4% in una colazione a cui l’avevo invitata: ‘Cambia il nome da FdI a Rinascimento. Tagliamo completamente la fiamma, la memoria del Msi. È arrivato il momento di fare un partito di centrodestra moderno fondato sulle idee di arte, cultura, libertà… Andiamo oltre’”.
Il critico ha esortato Meloni ad andare avanti e togliere la fiamma
Un appello a cui Meloni non ha dato ascolto allora ma Sgarbi continua a sostenere che sia una svolta da fare. Il critico sostiene che l’Msi non sarebbe dovuto entrare in parlamento dato che Almirante era un post-fascista. «La Costituzione non avrebbe potuto prevederlo. Sono nostalgici di un mondo battuto dalla storia. La loro cultura non può prescindere dal fascismo, che però è finito nel 1944. La Russa non ha elogiato Bottai o Arnaldo Mussolini, ma un partito che era dentro il Parlamento. Per quanto anche a me allora sembrava incredibile che ci fosse» ha sottolineato.
«Fratelli d’Italia è un mondo che ormai è più ampio, pur avendo delle radici ben definite nella destra. Poi c’è chi è erede diretto del Msi e chi, come la giovane Meloni, viene da Fiuggi, figlia della svolta di Fini che si era già spinto oltre le colonne d’Ercole e aveva portato An al 15%. Oggi Meloni ha raddoppiato il consenso e se tocchi il 30% avrai a che fare un po’ con tutti. La Russa è l’ultimo emblema di quel mondo lì, che esiste ancora nella loro area di riferimento. Non puoi certo uccidere chi proviene dal Msi» conclude Sgarbi.