Diletta Miatello è accusata dell’omicidio della madre Maria Angela Sarto, in corso la perizia psichiatrica per decidere l’arresto.
Diletta Miatello è stata accusata della morte dell’omicidio della madre, Angela Sarto, e del tentato omicidio del padre, Giorgio Miatello. Sarebbe stato proprio il padre a riferire la colpevolezza della figlia indagata alla sorella. Le condizioni psicologiche della donna però sono al centro delle indagini per decidere o meno una misura cautelare diversa dal carcere.
L’aggressione della figlia
Diletta Miatello, donna di 51 anni, è la presunta colpevole dell’omicidio della madre, Maria Angela Sarto di 84 anni, e del padre Giorgio di 89 anni. A lanciare l’allarme è stata Chiara Miatello, la sorella dell’indagata che ha trovata nell’abitazione di San Martino di Lupari, a Padova, la madre con il cranio fracassato in una pozza del suo stesso sangue, e il padre agonizzante e con delle ferite sul volto.
L’89enne, ricoverato in ospedale in condizioni gravissime, ha riferito a sua figlia Chiara che a ridurlo in quelle condizioni era stata la figlia maggiore. Gli inquirenti hanno trovato Diletta Matiello poche ore dopo l’omicidio nella camera di un hotel a Romano d’Ezzelino. La donna è stata chiusa nel carcere di Montorio veronese con l’accusa di omicidio e tentato omicidio volontari, aggravati dal vincolo di parentela.
La perizia psichiatrica
L’avvocato che difende Diletta Matiello spinge verso una misura cautelare diversa dal carcere, sulla base delle condizioni psichiche della donna, già seguita dal centro di salute mentale di Cittadella. “Non credo si renda ancora pienamente conto di quanto è accaduto, l’ho vista provata. Se da una parte può apparire lucida dall’altra credo che la struttura carceraria non possa essere compatibile”, ha dichiarato il difensore Elisabetta Costa.
Secondo il pm Brusegan, invece, il comportamento della donna è stato perfettamente lucido e freddo. Dopo il massacro dei genitori, la donna sarebbe tornata nella sua parte dell’abitazione per farsi una doccia con tutta calma, cercando di ripulirsi e facendo sparire anche gli abiti prima di andare in albergo.
Il prossimo passo sarà una perizia psichiatrica per verificarne la capacità d’intendere e volere e l’eventuale presenza di gravi disturbi della personalità.