L’Ue ha offerto vaccini gratuiti anti-Covid alla Cina per aiutare il paese asiatico a contenere la pandemia ed evitare la diffusione.
Sono molti i paesi insieme all’Italia che hanno posto il tampone per coloro che provengono dalla Cina, come Usa, India, Taiwan e Giappone e Australia. Il mondo è spaventato dalla nuova e massiccia ondata di Covid e teme la diffusione di nuove varianti provenienti da Pechino. Per questo motivo, si cercano soluzioni per evitarne la propagazione. L’Unione europea ha offerto vaccini contro il Covid19 gratuiti alla Cina proprio per contenere la pandemia.
Il commissario per la salute Stella Kyriakides ha proposto questa iniziativa per dare una risposta europea compatta ed evitare nuove ondate in Europa dopo l’abbandono della politica zero Covid da parte di Pechino e l’avvicinarsi del capodanno cinese che vedrà molti spostamenti e contagi. “Il commissario Kyriakides ha contattato le sue controparti cinesi per offrire solidarietà e sostegno, comprese le competenze in materia di salute pubblica e le donazioni di vaccini dell’UE adattati alla variante”, ha dichiarato un funzionario.
L’Ue cerca una risposta unitaria per contrastare i contagi da Pechino
Nel frattempo, mercoledì 4 gennaio è stato convocato un consiglio Ue d’urgenza per discutere della risposta congiunta da intraprendere nei confronti dei viaggiatori dalla Cina. “La Svezia sta cercando una politica comune per l’intera Ue circa l’introduzione di possibili restrizioni all’ingresso”, ha dichiarato in una nota il governo del paese che ha appena assunto la presidenza del semestre.
L’Oms ha incontrato i funzionari cinesi per discutere dell’importanza di condividere i dati reali in tempo reale, soprattutto in caso di un aumento così importante. La Cina è accusata da tutti i paesi oltre che dall’Oms di non fornire informazioni complete e veritiere sulla condizione epidemiologica nel suo paese.
A tre anni dall’inizio di tutto, il mondo si ritrova quasi ad affrontare una situazione simile a quella del 2020 ma questa volta cerca di evitare la diffusione massiccia in arrivo dalla Cina anche a causa di una mancata collaborazione da parte del paese asiatico che aveva reso la situazione più complessa.