A Shanghai 1.600 ricoveri d’emergenza Covid al giorno, collasso negli ospedali: i pazienti sono la maggior parte over 60.
L’ondata di contagi è arrivata in Cina dopo l’allentamento delle restrizioni del protocollo Zero-Covid, in vigore in tutto il Paese fino al mese scorso. Da quel momento i casi di infezione hanno iniziato a salire fino a raggiungere numeri esorbitanti. Nella metropoli di Shanghai due ospedali segnalano le criticità dovute all’impossibilità di curare tutti i malati all’interno delle strutture.
Contagi e urgenze in ospedale
La situazione sanitaria in Cina è sempre più critica. I contagi sono aumentati del 70% dal mese scorso, per un totale di circa 18 milioni di persone. In due ospedali di Shanghai sono soprattutto i pazienti anziani a far collassare i reparti: centinaia di pazienti attaccati alle flebo e alle bombole d’ossigeno. I posti letto scarseggiano e alcuni dei malati di Covid vengono curati sul marciapiede, fuori dagli ospedali.
Intanto le farmacie sono inondate di richieste di medicinali anti-febbre e i crematori non riescono ad adempiere all’afflusso dei morti. Nonostante i numeri sarebbero molto più alti, i dati frammentari sui decessi causati dal Coronavirus non sono chiari e precisi. All’inizio di dicembre infatti, in Cina di 1,4 miliardi di abitanti sono stati segnalati solo 15 decessi legati al virus.
Chen Ezhen, vicepresidente dell’ospedale Ruijin, dichiara: “Ora la diffusione della pandemia a Shanghai è molto estesa – ha detto -, potrebbe essere stato raggiunto il 70%. Parliamo di 20 o 30 volte i contagi di aprile e maggio”.