Sciopero dei benzinai: scatta la protesta contro il decreto benzina
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sciopero dei benzinai: scatta la protesta contro il decreto benzina

Sciopero manifestazione

Per il 25 e il 26 gennaio i benzinai italiani hanno fissato uno sciopero in segno di protesta contro il decreto trasparenza del governo.

Per il 25 e il 26 gennaio è previsto uno sciopero dei benzinai, in segno di protesta nei confronti del governo. I benzinai sono infuriati contro l’esecutivo. “Il governo aumenta il prezzo del carburante e scarica la responsabilità sui gestori, diciamo basta all’ondata di fango”, spiegano i gestori.

Lo sciopero in questione è stato annunciato per il 25 e 26 gennaio. I motivi dello sciopero generalizzato sono mossi dalle recenti decisioni prese dal governo. L’intento è quello di manifestare contro la lettura fatta negli ultimi giorni dall’esecutivo sull’aumento del costo dei carburanti.

Sciopero manifestazione

Recentemente, i maggiori esponenti del governo – come ad esempio Matteo Salvini – hanno parlato di una “speculazione in corso”. Sarebbe questa la giustificazione dell’aumento dei prezzi generalizzato sui beni di consumo. L’aumento però, a detta dei gestori delle pompe di benzina, si sarebbe verificato a causa del mancato rinnovo del taglio delle accise. Quest’ultimo è scaduto in gennaio 2023 ed era in vigore da quasi un anno, dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina.

Il comunicato

Il questa situazione, il nuovo decreto trasparenza sulla benzina ha scatenato l’ira dei gestori dei rifornitori di carburante. In una nota Faib-Confesercenti, Fegica, Figisc-Confcommercio compaiono i motivi dello sciopero. “Per porre fine a questa ‘ondata di fango’ contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità. Le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”.

Il comunicato prosegue: “Il governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. È stata avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa. Quindi è stato dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del governo. Si preannuncia un presidio sotto Montecitorio”.

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ultimo aggiornamento: 12 Gennaio 2023 10:21

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