In questo senso è intervenuta anche Ladan Boroumand. “Il regime islamico ha già perso, non è più nella mente del suo popolo”.
Continuano senza sosta le manifestazioni in Iran per la 22enne Masha Amini, deceduta lo scorso 16 settembre in carcere a Teheran. La polizia l’aveva arrestata in quanto non avrebbe indossato correttamente il velo. Il regime islamico continua con la sua dura politica di negazione della libertà individuale.
L’esclusione delle donne dagli atenei
Adesso, da venti giorni, gli iraniani stanno protestando contro il regime degli Ayatollah. Attualmente, le persone decedute durante le manifestazioni sono a quota 508. Si tratta perlopiù di manifestanti e alcuni membri delle forze dell’ordine. In seguito alle numerose manifestazioni in Iran, il 20 dicembre il ministro dell’Istruzione iraniano ha deciso di escludere le afghane dagli atenei.
La polizia religiosa ha condotto diversi arresti nei confronti di numerosi manifestanti. Alcuni di questi sono stati anche giustiziati per aver commesso dei “crimini contro Dio”. Nonostante la situazione sia piuttosto critica, le insurrezioni rappresentano un vero e proprio punto di svolta dal valore storico e culturale. Segna l’inizio della ribellione di una popolazione contro le giustizie imposte dal regime islamico.
Ladan Boroumand: “Il regime ha già perso”
In questo senso è intervenuta anche Ladan Boroumand. “Il regime in Iran ha già perso, non è più nella mente del suo popolo”. Sono queste le parole di Ladan Boroumand, in occasione di un’intervista pubblicata da Huffpost.
Ladan Boroumand è la co-fondatrice dell’Abdorrahman Boroumand Center for the Promotion of Human Rights and Democracy in Iran. Si tratta di un’organizzazione non governativa atta alla promozione della consapevolezza dei diritti umani, grazie all’istruzione e alla diffusione di informazioni.
In sede d’intervista, la Boroumand ha spiegato che il regime ha perso la sua presa sul popolo. Ciò “Perché la rivoluzione democratica possa avere esito positivo bisogna ora abbassare il livello della violenza di Stato all’interno dell’Iran. È necessaria la defezione delle milizie Basiji e dei Pasdaran, bisogna assicurare che, caduto il regime, non subiranno linciaggi”. E continua: “La guerra contro il regime islamico è già vinta. Il regime non è più presente nella mente delle persone”.