Martina, uccisa davanti al ristorante: locale smentisce le accuse
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Direttore: Alessandro Plateroti

Martina, uccisa davanti al ristorante: locale smentisce le accuse

Polizia

Il locale romano davanti al quale si è consumato l’omicidio di Martina Scialdone ha smentito le accuse: “Abbiamo fatto tutto il possibile”.

Martina Scialdone è l’avvocatessa 35enne uccisa dal 61enne Costantino Bonaiuti, il suo ex fidanzato. In seguito all’omicidio, sono sorte diverse polemiche circa il comportamento dello staff del locale davanti al quale è avvenuta la tragedia. Si tratta di un ristorante di Roma.

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Lo staff: “Fatto tutto il possibile”

Quest’ultimo ha scritto un post su Instagram per chiarire la sua posizione. secondo quanto appreso, il 61enne e la 35enne avevano litigato proprio mentre erano a cena in quel locale. In un post pubblicato su Instagram dal ristorante romano lo staff ha spiegato: “Abbiamo fatto tutto il possibile allertando le autorità sin dal primo momento”.

Secondo quanto appreso attraverso il Corriere della Sera, per il momento al titolare gli inquirenti non contestano nulla, in ogni caso – spiega il Corriere – “la questura valuta provvedimenti di sospensione dell’attività”.

La ricostruzione della vicenda

L’omicida è Costantino Bonaiuti, ingegnere di origine etiope, sindacalista di Assivolo, sindacato dei quadri Enav. Secondo quanto appreso, l’uomo avrebbe chiesto alla vittima Martina Scialdone un incontro a cena al ristorante Brado situato all’angolo tra via Amelia e via Gubbio, nel quartiere Appio Latino a Roma.

Polizia

Sembra che l’uomo abbia voluto fare un ultimo tentativo per riallacciare il rapporto con la ex. L’incontro dei due però si è concluso con una lite. A causa dell’aggressività dell’uomo, la donna si sarebbe chiusa nel bagno del locale. Nel frattempo lui continuava a dare pugni alla porta, spiega il Corriere della Sera.

A causa del trambusto, il personale del locale ha invitato i due ad uscire. Secondo quanto appreso, la donna avrebbe cercato l’aiuto di un cameriere chiedendo una sigaretta, ma quest’ultimo non avrebbe accolto la richiesta di aiuto.

A quel punto la vicenda si è conclusa nell’omicidio, quando il 61enne ha estratto una pistola ed ha sparato contro la donna. Il fratello della vittima è il primo ad accusare lo staff del ristorante. “Andate a vedere come si sono comportati con lei al ristorante”.

La versione in questione è stata però smentita da uno dei due gestori del ristorante, Christian Catania. Le sue dichiarazioni al giornale La Repubblica: “Abbiamo chiamato la polizia già durante la lite iniziale e abbiamo domandato alla ragazza se voleva rimanere nel locale. Lei ha detto che era tutto ok ed è uscita per andare via: non abbiamo cacciato nessuno”.

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ultimo aggiornamento: 15 Gennaio 2023 14:54

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